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Il genere dei gangster movie nasce negli anni Trenta, ovviamente negli USA. All'epoca si cavalcava l'onda della cronaca quando negli States era in vigore quell'era del Proibizionismo, che ora sembra così lontana nel tempo. La prima pellicola che si può inscrivere in questo genere è Le notti di Chicago del 1927: lui, il protagonista, è un gangster che evade dal carcere e che sospetta che la sua donna lo tradisce. Gli ingredienti principali ci sono tutti: sesso, malavita, gelosia, possessione... Ma il primo grande film del genere fu Piccolo Cesare, ambientato nella Chicago nel pieno dell'epoca del Proibizionismo.
La pellicola fu talmente apprezzata da dare vita a un ricco filone, che comprende Nemico pubblico e Scarface - Lo sfregiato (non il film del 1983 con Al Pacino). Forse non sai che questo genere di film ebbe, proprio nelle sue prime fasi di vita, ebbe qualche guaio con la censura. Sì, con la censura. Immagina la società degli anni Trenta e il fatto che spopolino film in cui il protagonista è un uomo di dubbia (per usare un eufemismo) moralità. Non sia mai che per emulazione le future generazioni americane crescano con il sogno di diventare un boss della malavita! È per questo motivo che nei successivi gangster movie degli anni Trenta i protagonisti venivano rappresentati come criminali senza scrupoli, dal grilletto facile e con un gusto un po' perverso per la vendetta, sempre pronti a fare soldi sulle vite degli altri. Per non parlare del rapporto con le donne, a tratti simile a quello del cavernicolo che trascina lei nella caverna con una clava sulle spalle.
Film e mafia: dopo il blackout la famiglia Corleone riaccende la luce
Dopo il boom di questo genere cinematografico negli anni Trenta, per i decenni successivi le produzioni di valore scarseggiarono e i pochi film che vennero prodotti riscossero assai poco successo.
La svolta arriva all'inizio degli anni Settanta, per la precisione il 15 marzo del 1972, quando nelle sale americane debuttò uno dei film destinati a segnare la storia del cinema e a ispirare i futuri cineasti come poche altre pellicole hanno saputo fare. Basta perifrasi: Il Padrino – The Godfather, se vuoi usare il titolo originale – ha completamente riscritto la storia dei film sulla mafia.
Il film ebbe un impatto culturale talmente forte e talmente vasto che nel 1998 l'American Film Institute ha assegnato al capolavoro di Francis Ford Coppola il terzo posto tra i migliori cento film statunitensi di tutti i tempi. Quando la lista è stata aggiornata 10 anni dopo, però: gli Americani hanno corretto il tiro, dando al film la medaglia d'argento. Ovviamente il film occupa anche il primo posto della categoria gangster. Inoltre Il Padrino è al secondo posto anche nella classifica dell'Internet Movie Database, mentre la rivista Empire lo considera come il film più bello di tutti i tempi, al primo posto in un elenco di oltre 500 titoli. L'America, ormai distante sia a livello concettuale sia sociale dagli anni bui del Proibizionismo, era pronta ad accogliere una figura nuova, riplasmata, dell'uomo malavitoso: il boss non è più un soggetto instabile, ai limiti della sanità mentale e con una innaturale propensione per la perversione; rimane, certo, un criminale ma è più accorto, avveduto, capaci di manovrare non solo capitali e affari illeciti, ma anche eventi e persone più influenti, che operano alla luce della legalità
Dalla trilogia di Il Padrino i nuovi film sulla mafia e sul mondo della malavita esplodono. Ovviamente i tre film appena citati sono un must per ogni appassionato del genere. Ma dalla costola di don Corleone sono nati altri film che rimangono nella memoria collettiva e nella cultura di ogni cinefilo come tappe obbligate in un'ideale percorso di formazione del perfetto boss malavitoso.
Da scorse a De Palma: i comandamenti della mafia
Esattamente l'anno successivo al debutto di Il Padrino, nelle sale americane è uscito Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno, scritto e diretto da Martin Scorsese. La malavita è un tema caro al cineasta, che nei progetti successivi della sua carriera memorabile sviluppa e rilegge con un maestria indiscussa. Perché è un capolavoro anche il film che diresse nel 1990, Quei bravi ragazzi – Goodfellas. Candidato a 6 Oscar nel 1991, si aggiudicò l'Oscar al miglior attore non protagonista, andato a Joe Pesci, alla seconda collaborazione con Scorsese dopo Toro scatenato nel 1980. Non è certo una coincidenza se la pellicola è considerata tra i migliori film sulla mafia italo americana, è stato più volte definito come uno dei migliori gangster-movie di sempre.
Vogliamo poi forse parlare di The Departed - Il bene e il male?, con un cast eccezionale che comprende uno splendido Leonardo DiCaprio oltre a Matt Damon, Jack Nicholson, Mark Wahlberg, Martin Sheen, Ray Winstone, Vera Farmiga e Alec Baldwin. È uno dei film più riusciti di Scorsese e apprezzato tanto dal pubblico quanto dalla critica (vinse 4 premi Oscar: miglior film, miglior regista, miglior sceneggiatura non originale e miglior montaggio) e uno dei più celebri film sulla mafia irlandese.
Inoltre, stando a quanto riportato dai ben informati periodici oltreoceano, nel futuro del regista italo americano continueranno a esserci le stesse tematiche e i più grandi attori malavitosi del grande schermo. Si parla già – e in abbondanza – del progetto di Scorsese dopo l'ultimo suo film uscito al cinema, Silence. Il film si chiamerà The Irishman e sarà basato sul libro I Heard You Paint Houses di Charles Brandt. Un altro film sulla mafia irlandese: il protagonista è Frank Sheeran, un killer appartenente a una cosca mafiosa, soprannominato, appunto, The Irishman. Un assassino esistito realmente, e tra i delitti compiuti sembra essere collegato anche alla morte di Jimmy Hoffa, sindacalista statunitense colluso con la mafia, che freddò con due colpi alla schiena e alla testa. Il film dovrebbe contare anche sulla presenza di altri due mostri sacri del cinema, anch'essi avvezzi a gangster movie di altissima qualità: Al Pacino e Joe Pesci. I film sulla mafia perdono forse il pelo, ma non i loro più grandi interpreti.
Tornando indietro nel tempo, non si può non citare tra i film sulla mafia un altro lavoro che contribuì a creare la fortuna di Al Pacino come interprete d'eccezione per il ruolo di gangster. Si tratta di Scarface, il film del 1983 scritto da Oliver Stone e diretto da Brian De Palma che, come si diceva prima, è in realtà un remake di quello realizzato nel 1932. Il debutto di Scarface avvenne a New York il 1º dicembre 1983, ma fu accolto da critiche contrastanti. Martin Scorsese elogiò il co-protagonista Steven Bauer definendolo
un bravo attore, soprattutto preparato
e considerando ottimi gli attori, considerando il film concentrato più sulla psicologia dei personaggi che sull'epica della storia. Che cosa non piacque? Le critiche negative si concentrarono sui contenuti troppo violenti e sull'uso troppo abbondante di linguaggio volgare. Non a caso il film passo sotto la scure della censura per poterne consentire la visione a un pubblico dai 18 anni in giù.
Il nome di Brian De Palma ritorna a distanza di pochi anni in un altro film appartenente al genere dei gangster movie: The Untouchables – Gli intoccabili. Nel cast ci sono star del calibro di Kevin Costner, che interpreta l'agente federale Eliot Ness, Sean Connery, il poliziotto irlandese Jimmy Malone, Andy Garcia, il giovane poliziotto italo-americano George Stone, e Robert De Niro nel ruolo del boss Al Capone. A chi mai poteva andare il ruolo di un boss mafioso se non a Robert De Niro? Il film è ispirato all'autobiografia di Ness, che aveva già dato vita in USA alla serie televisiva Gli intoccabili con Robert Stack. La pellicola vinse anche un premio Oscar: a Connery fu assegnata l'ambita statuetta come miglior attore non protagonista.
Film sulla mafia russa: non ci sono soltanto Italiani e Irlandesi
Al cinema, però, è piaciuto indulgere piuttosto lungamente sulla mafia italo americana e sulla mafia irlandese. Ad accendere i riflettori anche sulla dimensione della mafia russa ci ha pensato un film relativamente recente, La promessa dell'assassino, uscito per la prima volta nelle sale nel 2007. A raccontare la violenza e quella trama in codice disegnata sulla pelle con i tatuaggi della mafia russa ci ha provato anche un film come Educazione siberiana, del 2013, diretto da Gabriele Salvatores e tratto dall'omonimo romanzo di Nicolai Lilin.
Film sulla mafia da vedere in streaming senza registrazione e senza limiti
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Mafia e amore, crimine e desiderio, passione e lingerie: un mix travolgente che puoi vedere nell'imperdibile The mafia family affairs. Di che cosa parla? Daniel Cimerman ha voltato le spalle a una famiglia malavitosa, ed è diventato un banchiere. Sul letto di morte, il padre gli chiede però di prendersi cura degli affari di famiglia e di trasformarli in leciti. Una nuova vita lo attende, ma non immagina quale: quando un rivale gli mette alle costole la sexy Davina, con lei scoprirà l'emozione di travestirsi da donna. Finirà per perdersi in un mondo di crimine e di desiderio, amore e lingerie...
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