I soliti sospetti di Bryan Singer è uno dei film cult degli anni novanta, grazie al colpo di scena finale e alla prova degli attori, tra i quali Benicio Del Toro e Kevin Spacey
I soliti sospetti (1996) di David Fincher, al suo secondo film dopo Pubblic access (1993) e prima di dedicarsi quasi esclusivamente alla saga degli X-Men, è uno dei film cult degli anni novanta, grazie soprattutto alla sceneggiatura in grado di gestire la narrazione non lineare e "post-moderna" - che qualcosa deve all'influenza de Le iene di Tarantino - e di rendere credibile il gran colpo di scena finale, all'ironia dei dialoghi e alla grande prova dell'affiatato cast. Cast che vede Benicio Del Toro, Kevin Spacey, Gabriel Byrne, Kevin Pollak, Pete Postlethwaite, Stephen Baldwin, Chazz Palminteri, Peter Greene, Suzy Amis e Clark Greeg. Il film vinse due Oscar, per la miglior sceneggiatura, firmata da Christopher McQuarrie, e per il miglior attore non protagonista con Kevin Spacey. I soliti sospetti verrà trasmesso l'8 febbraio 2018 da Italia Uno alle ore 21,25.
I soliti sospetti, la trama
I soliti sospetti prende il via dall'esplosione di una nave, nella quale muore un noto criminale, Dean Keaton (Gabriel Byrne). Il detective David Kujian (Chazz Palminteri) interroga Verbal Kint (Kevin Spacey), un criminale zoppo sopravvissuto alla strage. Kint racconta che poche settimane prima aveva partecipato ad un confronto all'americana con altri quattro criminali, tra cui anche Dean Keaton.
Dal confronto era nata l'idea di tendere una trappola ad un gruppo di poliziotti corrotti e dediti al traffico di droga e di smeraldi; il colpo riesce e il gruppo di criminali rimane però invischiato nelle trame di un fantomatico boss conosciuto con il nome di "Kayser Soze". Così, almeno stando al racconto di Verbal Kint.
I soliti sospetti, il colpo di scena
Il famoso colpo di scena del finale de I soliti sospetti è stato nominato in un sondaggio condotto da Imdb come miglior colpo di scena della storia del cinema. è stato tale anche per il gruppo d'interpreti. Bryan Singer voleva infatti ottenere il massimo dell'ambiguità dai suoi attori e non rivelò loro chi stesse interpretando il misterioso Keyser Soze. Anzi, non si limitò a questo; disse a ciascuno che era lui Keyser Soze. Scoperta la verità Gabriel Byrne si infuriò e litigò con Singer.
I soliti sospetti, curiosità sugli attori
Tutti gli interpreti parteciparono ad un provino, tranne Kevin Spacey; il suo ruolo venne scrittò pensando specificatamente all'attore, che ringraziò incollandosi le dita della mano per rendere più realista la disabilità del personaggio e consultando una serie di esperti di disabilità cerebrale.
Nella sequenza del confronto all'americana i cinque criminali protagonisti ridono fino alle lacrime. La motivazione non è delle più raffinate, ma ha avuto il merito di dare vita ad uno dei momenti più celebri del film. il gruppo di attori scoppiò a ridere a causa dei 12 peti di fila che Benicio Del Toro si lasciò scappare al momento delle riprese.
La locandina del film di Bryan Singer è un omaggio ad film italiano; Crimen (1962) di Mario Camerini, con Vittorio Gassman, Alberto Sordi, Nino Manfredi, Franca Valeri e Silvana Mangano
Fonte foto https://www.facebook.com/TommasoArnaldiOfficial/