'Icarus', ecco qualche curiosità sul docu-film shock sul doping di Netflix

Il cast, la trama e qualche piccola curiosità su 'Icarus', film Netflix diretto da Bryan Fogel.

Si intitola Icarus ed è un docu-film, distribuito nelle sale cinematografiche a partire dal 20 gennaio 2017, diretto da Bryan Fogel
che si concentra sul grande scandalo del doping che ha riguardato la Russia e il mondo dello sport. Il documetario è stato realizzato da Netflix e ha come protagonista principale proprio il medico sovietico che portò alla luce tutti gli imbrogli compiuti dalla propria nazione e gli scandali da essi derivati. 

Icarus: il cast

Nel cast del film Icarus, troviamo la presenza dei seguenti attori: Dan Cogan, Bryan Fogel, David Fialkow, Jim Swartz.

Icarus: la trama

Il cineasta e appassionato ciclista amatoriale Bryan Fogel decide di realizzare un documentario su come sia facile liberarsi del doping nello sport. Si propone di assumere sostanze che migliorano le prestazioni illegali, migliorare le sue prestazioni ciclistiche e mostrare che le sostanze non sono rilevabili.

Il suo compito lo porta a Grigory Rodchenkov, il capo del laboratorio antidoping russo. Fogel non si rende conto in quel momento, ma è in procinto di diventare il principale cronista nonché protagonista del più grande scandalo dello sport sul doping. 

Icarus: curiosità sul film

Bryan Fogel ha rivelato di essere stato sempre interessato a questa tematica. Ecco le sue parole:

Per anni mi son sempre incuriosito su questi farmaci, tanto da pensare ‘se avessi fatto uso di questi farmaci a 17, 18, 19 anni, a quest’ora sarei stato un atleta professionista?

Il medico rivela - nel corso di diverse interviste - tutti i particolari del programma steroide della Russia e tutte le modalità messe in atto per portarlo avanti. Fu proprio Rodchenkov che potrà alla luce tutti i brogli relativi ai Giochi di Sochi del 2014. 

Per tutte le rivelazioni fatte, proprio dal documentario si capisce che il medico teme fortemente per la propria vita e, per questo, scappò dalla Russia per evitare ritorsioni. 

Fonte immagine in evidenza: https://twitter.com/BicyclingMag/status/970690428055015430