Il canto delle meduse: cosa sappiamo del film di Paolo Taviani con Kasia Smutniak

Sarà ambientato a Roma nel periodo del lockdown: l'attrice è attesa da un personaggio complesso e scioccante

All'età di 93 anni, Paolo Taviani si appresta a girare il suo secondo film senza il fratello Vittorio. In arrivo a due anni da Leonora addio, il progetto si chiama Il canto delle meduse ed è stato annunciato nel giorno d'apertura dell'edizione 2024 della Berlinale, dove i fratelli Taviani hanno vinto l'Orso d'oro nel 2012 con Cesare deve morire. Le riprese cominceranno a Roma ad aprile.

Paolo Taviani: film sul periodo del lockdown in arrivo

Kasia Smutniak è la protagonista del film, ambientato a Roma nel periodo del lockdown e definito "una storia senza tempo". Prodotto dalla Stemal Entertainment di Donatella Palermo con Faber Produzioni e Rai Cinema, Il canto delle meduse ricorderà le interminabili settimane di chiusura e isolamento durante la pandemia, quando "ci hanno costretto a restare nelle nostre case, come bambini cattivi", spiega Taviani.

Il silenzio fuori non era un silenzio dentro di me. Vivevo con una grande voglia di lottare contro l'ignoto con la mia unica straordinaria arma: il cinema.

Il canto delle meduse sarà la cronaca di un periodo buio, una riflessione sul senso di isolamento, la perdita di empatia e il tempo sospeso. La sceneggiatura, scritta dallo stesso regista, intreccia quattro storie che si dipanano nel periodo più triste e difficile della nostra storia recente, tra chiusure, zone rosse, spostamenti e assembramenti vietati.

Kasia Smutniak, film con Taviani in un ruolo difficile

Già diretta da Paolo e Vittorio Taviani nel 2015 in Maraviglioso Boccaccio, Kasia Smutniak interpreta Valeria, una donna che, prima di morire proprio a causa del virus, confessa alle sue amiche il desiderio di essere sepolta da sola e non nella tomba di famiglia insieme al marito, un uomo che odia da sempre.

Al momento non sono noti i nomi degli altri attori che completano il cast. Il comparto tecnico è di primo piano: Simone Zampagnani è il direttore della fotografia e il montaggio è di Roberto Perpignani, che dal 1969, l'anno di Sotto il segno dello scorpione, è protagonista di un vero e proprio sodalizio con i due fratelli.

A firmare la colonna sonora è Nicola Piovani, il compositore premiato con l'Oscar per La vita è bella di Roberto Benigni e autore delle musiche di La notte di San Lorenzo, Kaos, Good Morning Babilonia, Il sole anche di notte, Fiorile, Tu ridi e Leonora addio.