Il mondo distopico e futurista di Brave New World (Il Mondo nuovo) di Aldous Huxley diventerà una serie grazie a Steven Spielberg
«Com'è bello il genere umano! Oh mirabile e ignoto mondo che possiedi abitanti così piacevoli!»
William Shakespeare, La tempesta
Un mondo terribile, futuristico, distopico, dominato dall'eugenetica e privo di emozioni. Tutto questo è descritto con maestria nel romanzo Brave New World (Il Mondo nuovo) di Aldous Huxley. A Steven Spielgerg, invece, il compito di trasportare quelle pagine sullo schermo televisivo con immagini altrettanto vivide e suggestive.
Dovrebbe essere ospitata su Syfy l'adattamento televisivo del classico di Aldous Huxley. Il network ancora una volta in collaborazione con Amblin Television ha ingaggiato appunto il regista Steven Spielberg per realizzare una serie fantascientifica ispirata alle vicende del romanzo, che fu pubblicato per la prima volta nel 1932.
Il libro anticipa temi quali lo sviluppo delle tecnologie della riproduzione, l'eugenetica e il controllo mentale, usati per forgiare un nuovo modello di società.
La nuova società è basata sui principi della produzione in serie, applicati inizialmente nelle industrie automobilistiche di Ford alla produzione del "Modello T". Per questo Ford è il Dio di questa nuova società ed il segno della "T" ha rimpiazzato il segno della croce cristiana. La produzione in serie viene applicata anche alla riproduzione umana, resa completamente extrauterina. Gli embrioni umani vengono prodotti e fatti sviluppare in apposite fabbriche secondo quote prestabilite e pianificate dai coordinatori mondiali