Il cinema italiano dice addio ad Anita Ekberg, simbolo della Dolce Vita

L'attrice svedese Anita Ekberg si è spenta questa mattina

Anita Ekberg è morta questa mattina  a 83 anni nella clinica San Raffaele di Rocca di Papa, da qualche giorno ricoverata dopo una lunga degenza presso la clinica Villa delle Querce di Nemi.

Forse il nome Anita Ekberg non per tutti è ricollegabile in breve tempo ad un volto, ma lei è l’icona della ‘Dolce Vita’, e musa ispiratrice di Federico Fellini, la quale pronunciò la fatidica frase nella scena del bagno nella Fontana di Trevi:

"Marcello come here"

Anita Ekberg, come altri, è una di quelle attrici che viene subito ricordata per certe parole e per certe inquadrature, che ha conservato proprio in esse il fascino di allora.

Nata a Malmö il 29 settembre 1931, dopo aver vinto il titolo di Miss Svezia nel 1950, Anita Ekberg si trasferì negli Stati Uniti dove il produttore Howard Hughes la notò subito, introducendola nel mondo del cinema.

I suoi primi film intorno alla fine degli anni Cinquanta accanto a Jerry Lewis e Dean Martin in "Artisti e modelle" del 1955. Il primo Golden Globe come attrice emergente nel 1956 per l'ultimo film della coppia Lewis-Martin, "Hollywood o morte!" diretto da Frank Tashlin. Sempre nello stesso anno King Vidor le affidò una parte nel kolossal "Guerra e pace". Dopo aver girato nel 1959 "Nel segno di Roma", diretto da Guido Brignone, e dove vestì i panni della regina Zenobia, che si ribella all'Impero Romano, la Ekberg interpretò il ruolo di Sylvia nel film che la rese un'icona, "La dolce vita" di Federico Fellini (1960).

Anita Ekberg era stata sposata due volte: dal 1956 al 1959 fu la moglie di Anthony Steel. Nel 1963, invece, sposò Rik Van Nutter, con il quale divorziò nel 1975, ma non ebbe figli,

Addio alla femme fatale per antonomasia che ha vissuto gli ultimi anni della sua vita in solitudine, entrando e uscendo dagli ospedali.