'Il gatto a nove code', qualche curiosità sul film di Dario Argento

Il cast, la trama e qualche piccola curiosità su 'Il gatto a nove code', film diretto da Dario Argento, con James Franciscus e Karl Malden.

Si intitola Il gatto a nove code ed è un giallo, distribuito nelle sale cinematografiche a partire dall'11 febbraio 1971, diretto da Dario Argento, con James Franciscus e Karl Malden. Vi sveliamo il cast, la trama e qualche piccola curiosità su questo film.

Il gatto a nove code: il cast

Nel cast del film Il gatto a nove code, troviamo la presenza dei seguenti attori: James Franciscus, Karl Malden, Catherine Spaak, Tino Carraro, Pier Paolo Capponi, Rada Rassimov, Aldo Reggiani, Horst Frank, Cinzia De Carolis, Werner Pochath, Vittorio Congia, Ugo Fangareggi, Corrado Olmi, Carlo Alighiero, Tom Felleghy, Jacques Stany, Pino Patti, Stefano Oppedisano, Emilio Marchesini. 

Il gatto a nove code: la trama

La polizia indaga sulla morte del dottore Calabresi e sul tentativo di furto avvenuto all’Istituto Terzi, dove si stavano svolgendo vari esperimenti segreti in ambito genetico.

Mentre procedono inutilmente le indagini, il commissario Spini, il giornalista Carlo Giordani e Franco Ardò, appassionato di enigmistica cercano di capirne di più su questi eventi. Si verificano, però, altri strani eventi che mettono in allarme il trio: cosa sta succedendo?

Il gatto a nove code: qualche curiosità sul film

Secondo quanto possiamo leggere da Segnalazioni cinematografiche, vol. 70, 1971,  si definisce il film di Dario Argento, “Un giallo realizzato con mestiere, sufficientemente intricato ma senza scapito per la chiarezza, sciolto nel ritmo e con sequenze di notevole suspense; esso difetta, però, nel disegno psicologico dei personaggi, descritti in modo superficiale”

Nel 2009, il film è stato sottoposto a revisione e vi è stato tolto il divieto di visione ai minori di 14 anni

Per chi non lo sapesse, il gatto a nove code è uno strumento di tortura, che viene utilizzato per provocare intenso dolore, nelle pratiche di flagellazione. Nello specifico, era usato nell'epoca romana per punire il condannato le cui carni venivano penetrate nel profondo.