Il giardino dei Finzi Contini di Vittorio De Sica restaurato in versione digitale

Il film di Vittorio De Sica, tratto dall'omonimo romanzo di Giorgio Bassani, ritorna restaurato in versione digitale

Uno dei lavori più alti della cinematografia italiana – non a caso tratto da uno dei migliori romanzi del Novecento, l'omonima opera di Giogio Bassani – e vincitore del Premio Oscar come Miglior film straniero. Tutto questo è Il giardino dei Finzi Contini, pronto a tornare sugli schermi in una nuova versione digitale restaurata.

Il giardino dei Finzi Contini, celeberrima pellicola del 1970 di Vittorio De Sica, rivive nella brillantezza e nel colore del nuovo restauro digitale promosso da Antony Morato, brand di moda, in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà e L’Uomo Vogue.

Una collaborazione particolarmente sentita da Luce-Cinecittà, per lo stretto legame dell’iniziativa tra memoria storica e grande cinema. Il restauro cade infatti nella ricorrenza del 70esimo anniversario della liberazione del campo di Auschwitz.

L'anteprima mondiale del restauro del Giardino dei Finzi Contini, eseguito presso i laboratori Studio Cine di Roma e L’Immagine ritrovata di Bologna, sarà a Roma, alla Casa del cinema, il prossimo 25 marzo, alla presenza di uno dei protagonisti del film: Lino Capolicchio.

«Il Giardino dei Finzi Contini» ha commentato Roberto Cicutto, presidente e ad di Luce-Cinecittà «rappresenta per la mia generazione una tappa importante per la coscienza e per il rapporto con il cinema. Nessuno ha potuto sottrarsi al fascino dei suoi personaggi: belli, giovani, molti di loro ricchi, immersi nella bellezza di Ferrara. Un approccio straordinario, grazie a Bassani, per condurci poi nel buio più buio che la storia abbia conosciuto. Un film perfetto che fa del cinema una delle arti più potenti: educa seducendo».