'Il labirinto del silenzio', qualche curiosità sul film con Alexander Fehling

Il cast, la trama e qualche curiosità su 'Il labirinto del silenzio', film diretto da Giulio Ricciarelli, con Alexander Fehling e André Szymansk.

Si intitola Il labirinto del silenzio ed è un film drammatico, distribuito nelle sale cinematografiche a partire dal 14 gennaio 2016, diretto da Giulio Ricciarelli e che verrà trasmesso lunedì 15 gennaio 2024 in prima serata alle ore 21.15 su Cielo. Vi sveliamo il cast, la trama e qualche piccola curiosità su questo film.

Il labirinto del silenzio: il cast

Nel cast de Il labirinto del silenzio, troviamo la presenza dei seguenti attori: Alexander Fehling, André Szymanski, Friederike Becht, Johannes Krisch, Hansi Jochmann, Johann Von Bülow, Robert Hunger-Bühler, Lukas Miko, Gert Voss. 

Il labirinto del silenzio: la trama

Nella Germania del 1958, segnata dalla ricostruzione e da un miracoloso boom economico, emerge la figura di Johann Radmann, un giovane Pubblico Ministero.

Inizialmente relegato a gestire casi minori come i verbali automobilistici, Radmann si ritrovan di fronte al giornalista Thomas Gnielka che irrompe in tribunale, sconvolgendo la sa routine con una rivelazione sconcertante: un amico di Gnielka avrebbe identificato un ex guardia di Auschwitz, ora insegnante. Questa accusa, però, non suscita interesse per un'azione legale.

Radmann, incuriosito e contro il parere del suo superiore, inizia a investigare il caso. Si trova così immerso in una realtà complessa, dove repressione, negazione e idealizzazione si intrecciano.

In quegli anni, il nome "Auschwitz" evocava reazioni diverse: per alcuni era un termine sconosciuto, per altri un ricordo da cancellare. L'unico sostegno a Radmann viene dal Pubblico Ministero Generale, Fritz Bauer, da sempre desideroso di portare all'attenzione pubblica i crimini di Auschwitz, anche se privo dei mezzi legali per agire.

Il labirinto del silenzio: qualche curiosità sul film

Gli sceneggiatori Elisabeth Bartel e Giulio Ricciarelli hanno intrapreso l'audace progetto di narrare una vicenda immaginaria, pur mantenendo radici nella realtà storica. 

Al fine di garantire la massima accuratezza storica nel film. Bartel e Ricciarelli hanno consultato esperti del settore. La collaborazione con Werner Renz, storico dell'Istituto Fritz Bauer, è stata fondamentale.