Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha criticato aspramente la decisione della commissione Cinema
Il nibbio come C'è ancora domani: il biopic di Alessandro Tonda che ricostruisce i ventotto giorni precedenti all'omicidio di Nicola Calipari, non è stato ammesso al finanziamento pubblico. Prodotto da Notorius Pictures, Tarantula e Rai Cinema in collaborazione con Netflix e Alkon Communications, il film con Claudio Santamaria protagonista e Sonia Bergamasco nel ruolo di Giuliana Sgrena è stato bocciato dalla commissione Cinema, provocando la reazione del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
Film su Calipari bocciato al finanziamento
"Apprendo con vivo disappunto che la commissione Cinema, non nominata da me ma dal mio predecessore, di cui ho rispettato la scadenza, ha bocciato la richiesta di finanziamento per il film dedicato alla figura di Nicola Calipari", dichiara Sangiuliano in una nota.
È la stessa commissione che bocciò il bellissimo film di Paola Cortellesi. Pur rispettoso dell'autonomia del lavoro delle commissioni chiederò all'apposita Direzione del Ministero della Cultura di chiarire le motivazioni di questa scelta e valuterò nel pieno rispetto delle regole e delle norme le strade possibili per porvi rimedio. Ho ancora vivo nella mia mente, da giornalista, il ricordo del suo sacrificio: quello di un vero servitore dello Stato. La commissione che ha assunto questa decisione è scaduta il 13 marzo scorso e ha lavorato entro i termini.
Nicola Calipari, dirigente del Sismi, è stato ucciso il 4 marzo 2005 ad un posto di blocco statunitense costituito illegalmente nel quartiere di Mansour a Baghdad. L'agente, impegnato nella liberazione della giornalista Giuliana Sgrena rapita da una cellula terrorista, ha sacrificato la propria vita per salvare quella della cronista del Manifesto.
Nicola Calipari, film bloccato in commissione Cinema
Non sono state diffuse ulteriori notizie sul perché, nonostante la presenza di Rai Cinema e la stretta collaborazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Direzione generale Cinema e audiovisivo del MiC abbia bocciato il finanziamento a Il nibbio. Il progetto è nato proprio dalla volontà di ricordare la scomparsa di Calipari nel ventesimo anniversario che ricade nel 2025.
La commissione Cinema, formata da un gruppo di quindici esperti che assegna contributi in base alla qualità artistica e alla sostenibilità finanziaria dei progetti, è al lavoro dal 2022 (su nomina dell'ex ministro Franceschini) e include professionisti del settore come la produttrice Elisabetta Bruscolini e il docente universitario Andrea Minuz. È invece di recente formazione il Consiglio superiore del Cinema e dell'audiovisivo, nominato con decreto ministeriale e insediato al Ministero della Cultura lo scorso aprile. Dell'organismo fanno parte la presidente Francesca Paola Assumma con Mario La Torre, Lorenza Lei, Michele Lo Foco, Francesco Ranieri Martinotti, Francesca Maria Vincenza Nocerino, Daria Perrotta, Sabina Russillo, Tommaso Sacchi, Vera Slepoj e Giuseppe Zonno.
Nato da un soggetto di Davide Cosco, Sandro Petraglia e Lorenzo Bagnatori, Il nibbio è sceneggiato da Petraglia, vincitore di cinque David di Donatello. "L'intento è quello di restituire un ritratto di Nicola Calipari ad ampio spettro, che, pur concentrando il racconto nel mese del rapimento Sgrena, ne valorizzi l'importanza nella storia dei servizi segreti italiani, senza trascurare la dimensione privata di uomo, marito e padre", si legge nelle note di produzione.