'Il Patriota', nel film con Mel Gibson ci sono delle inesattezze storiche...

Il cast, la trama e qualche piccola curiosità sul film d'azione, 'Il Patriota', diretto da Roland Emmerich, con Mel Gibson e Heath Ledger.

Si intitola Il Patriota ed è un film d'azione, distribuito nelle sale cinematografiche a partire dal 17 agosto 2000, diretto da Roland Emmerich e che verrà trasmesso sabato 9 febbraio 2019 in prima serata alle ore 20.30 su Rai 3. Vi sveliamo il cast, la trama e qualche piccola curiosità su questo film.

Il Patriota: il cast

Nel cast del film Il patriota, vediamo la presenza dei seguenti attori: Mel Gibson, Heath Ledger, Joely Richardson, Jason Isaacs, Chris Cooper, Tchéky Karyo, René Auberjonois, Lisa Brenner, Tom Wilkinson, Donal Logue, Leon Rippy, Adam Baldwin, Jay Arlen Jones, Joey D. Vieira, Gregory Smith, Skye McCole Bartusiak, Trevor Morgan, Bryan Chafin, Beatrice Bush, Logan Lerman, Mika Boorem. 

Il Patriota: la trama

Benjamin Martin è un piantatore della Carolina del Sud che è ancora perseguitato dal suo passato brutale da soldato impegnato nella guerra franco-indiana.

Quando arriva la rivoluzione americana, sceglie di non combattere per l'esercito continentale perché vuole proteggere la sua famiglia. Ma quando il colonnello britannico Tavington minaccia la loro incolumità e uccide uno dei suoi figli, sceglie di arruolarsi.

Martin diventa il capo di una milizia improvvisata, composta da contadini, schiavi, un ministro e altri irregolari assortiti. Durante la guerra Martin e i suoi uomini scoprono che pagheranno un prezzo molto alto per la loro ribellione

Il Patriota: qualche curiosità sul film

In molti hanno mosso delle critiche riguardo l’inesattezza della rappresentazione degli eventi storici che, in diverse sequenze, sono stati arbitrariamente sovrapposti e mescolati: degli errori che non sono piaciuti agli studiosi. 

Ad esempio, la caduta di Charles Town non è avvenuta nel 1778, ma nel 1780 e, inoltre, i francesi non sono intervenuti a fine conflitto, visto che erano, molto prima, al fianco degli indipendentisti. 

La cosa che non è piaciuta affatto agli storici è che, nel film, gli inglesi sono rappresentati come uomini senza onore, spietati e sadici. In sostanza, sono stati paragonati ai nazisti. 

Lo studioso Stephen Hunter, in un articolo scritto per il Telegraph, ha sottolineato la parzialità revisionista adottata all’interno della narrazione. Ecco le sue parole: “Ogni rappresentazione della Rivoluzione americana che fa apparire voi inglesi come nazisti e noi americani come gente per bene è certamente sbagliata”. 

Inoltre, anche se presente nel film, la figura dell’ufficiale che uccide due dei figli di Martin non è mai esistito: la sua figura, infatti, prende forma dal colonnello Banastre Tarleton, un uomo spiegato capace di qualsiasi nefandezza, anche se di ciò non ci sarebbero riscontri oggettivi, come sottolinea lo stesso storico: “Non c'è alcuna prova che Tarleton, chiamato 'Ben il sanguinario' e 'il macellaio' negli opuscoli di propaganda dei ribelli, abbia mai infranto il codice di guerra. Tantomeno che abbia sparato a sangue freddo a un bambino”. 

Anche la violenza attribuita ai Dragoni Verdi non è documentabile e - per quel che concerne i racconti sulla Rivoluzione Americana - sembra che non vi sia alcun riferimento a una chiesa data alle fiamme, con adulti e bambini al suo interno. 

Infine, gli errori storici riguarderebbero anche la figura dello stesso Benjamin Martin che, nei fatti, non sarebbe affatto esistito. La figura del patriota, infatti, sarebbe stata ispirata da diversi nomi della Guerra di Indipendenza, come Thomas Sumter, Andrew Pickens, Daniel Morgan e Francis Marion.

Proprio il riferimento a questo personaggio, ha fatto innalzare un polverone di polemiche poiché, secondo gli storici, non andava elevato a eroe da celebrare, visto che era un uomo violento, che perseguitava i nativi americani e violentava le sue schiave, tanto da essere soprannominato “Swamp Fox”, la “volte della palude”.

Lo storico Christopher Hibbert, infatti, lo descrive in questo modo: "Era molto attivo nella persecuzione degli indiani Cherokee e non era per nulla un uomo che dovrebbe essere celebrato come un eroe. La verità è che persone come Marion hanno commesso atrocità dello stesso livello, se non peggiori, di quelle compiute dagli inglesi". 

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