Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores: giovani supereroi crescono

Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores è un film inedito nel panorama del cinema italiano

Gabriele Salvatores si conferma uno dei registi più eclettici e sperimentali del cinema italiano realizzando Il ragazzo Invisibile (2014), film di giovani supereroi imparentato con i cinecomic statunitensi, parte di una saga e realizzato in un'ottica cross-mediale. Tre elementi abbastanza inediti nel panorama della nostra cinematografia. Nel cast i giovani Ludovico Girardello e Noa Zatta sono affiancati dai mostri sacri Fabrizio Bentivoglio e Valeria Golino. Il film andrà in onda il 16 gennaio alle ore 21:10 su Rai Movie.

Il ragazzo invisibile: curiosità

A metà strada tra gli X-Men e il racconto di formazione adolescenziale, tra elementi del cinema d'oltreoceano e tipicità nostre, Il Ragazzo invisibile è la prima parte di una saga (il secondo episodio è, fra l'altro, in sala proprio in questo periodo). Inoltre, parallelamente alla produzione del film sono usciti albi a fumetti che approfondivano la vicenda e i personaggi, in un'ottica che unisce media diversi forse per la prima volta davvero sperimentata dalla nostra industria culturale.

Aldilà di questo elemento d'interesse, il film è avvincente e diverte, riuscendo anche ad avere un buona introspezione psicologica che lo rende particolarmente adatto agli spettatori adolescenti.

Il ragazzo invisibile: trama

Il tredicenne Michele Silenzi (Ludovico Girardello) è un ragazzo poco popolare, vittima di sfottò e di bullismo, timido e un po' imbranato. Come capita a molti suoi coetanei, in particolare se introversi come lui, è un incompreso, anche dalla premurosa e un po' soffocante madre (Valeria Golino). Qualcosa cambia in occasione di una festa di Halloween, quando indossa il costume da supereroe comprato in un bazar cinese.

Il giorno dopo Michele scopre infatti che il suo corpo è diventato invisibile. Inizialmente usa questo super potere per vendicarsi dei bulli e per avvicinarsi all'agognata Stella (Noa Zatta), compagna di classe per la quale da anni ha una cotta. Complici le improvvise sparizioni di coetanei e alcune clamorose rivelazioni sul suo passato, Michele decide di usare questi poteri a fin di bene, come un vero eroe mascherato.

Il ragazzo invisibile: Gabriele Salvatores e l'ecclettismo

Gabriele Salvatores riesce ad aggirare le trappole del budget non troppo elevato puntando molto sul fascino un po' algido e mitteleuropeo della città in cui il film è ambientato; Trieste, che si conferma ottima location oltre che città bellissima, esaltata dalla fotografia di Italo Petriccione. Bene anche gli attori, tra cui spicca un Fabrizio Bentivoglio in un ruolo per lui inedito. Salvatores, dopo avere affrontato le varie sfumature del noir con Quo vadis, baby? (2005) e Educazione siberiana (2013) e la commedia indie in stile Wes Anderson con Happy Family (2010), si conferma abile nel saltare da un genere all'altro e nel rileggere i modelli a cui il suo cinema si ispira, raggiungendo risultati che vanno dal buono come in questo caso all'ottimo come nel caso di Io non ho paura (2003).

Fonte foto: https://www.facebook.com/profile.php?id=100007800108334