Il Traditore: la mafia raccontata da Tommaso Buscetta

Ne Il Traditore Marco Bellocchio racconta la mafia attraverso Tommaso Buscetta, il primo grande pentito della storia

Il mondo del cinema ha spesso trattato il tema della mafia, raccontandola, spiegandola, mostrandone i vari aspetti e omaggiando chi l’ha combattuta, anche a costo della propria vita. Mai però, fino ad ora, si era prestata attenzione a un personaggio chiave nella guerra tra lo Stato e Cosa nostra: Tommaso Buscetta, il primo grande pentito della storia. Le sue rivelazioni al giudice Giovanni Falcone hanno permesso di ricostruire l’organizzazione gerarchica di Cosa nostra, di istituire il Maxiprocesso di Palermo del 1986 e di sferrare i primi colpi all’organizzazione criminale. Propio sulla storia di Tommaso Buscetta è incentrato Il Traditore, film diretto da Marco Bellocchio con protagonista uno straordinario Pierfrancesco Favino. Le polemiche dovute alla data scelta per l’uscita nelle sale cinematografiche, giovedì 23 maggio, ovvero proprio il giorno del 27° anniversario della strage di Capaci, hanno immediatamente lasciato spazio agli elogi per la regia, la sceneggiatura, la bravura degli attori protagonisti e il modo in cui è stata raccontata la storia. 

Il Traditore: Bellocchio racconta la mafia dal punto di vista di Buscetta

Spesso i film o le serie TV che raccontato le organizzazioni criminali sono spesso state criticate per i toni utilizzati, per l’aver quasi esaltato i criminali protagonisti. Nell’occhio del ciclone sono finiti anche prodotti televisivi di grande successo come Narcos o Gomorra ma questo non è capitato (e non capiterà) a Il Traditore. Marco Bellocchio ha saputo raccontare fatti drammatici della storia d’Italia con maestria, senza esaltazioni particolari neanche della figura del protagonista, Tommaso Buscetta: il punto di forza de Il Traditore sta proprio nella semplicità con i quali sono esposti i fatti, con la semplicità con cui il regista denuncia chi ha seminato morte e terrore in Sicilia ma non solo. 

Che il film sia ben fatto lo si capisce da un particolare: è praticamente impossibile rendersi conto della durata della pellicola, nonostante i 135 minuti di immagini di cui è composta (oltre due ore) allo spettatore non viene mai voglio di posare lo sguardo sul proprio orologio chiedendosi quanto manca alla fine. Anzi, è vero semmai il contrario: Il Traditore fa nascere una sana curiosità nello scoprire qualcosa in più su ciò che è stata e che è Cosa nostra e sui legami con lo Stato e, di conseguenza, ciò che lo spettatore vuole è continuare a vedere e continuare ad ascoltare ciò che ha da dire Tommaso Buscetta. 

Agganciandoci al discorso della durata del film, se su vuole trovare un difetto a Il Traditore lo si può cercare proprio nel fatto che la pellicola spiega troppo rapidamente, proprio per questione di tempi, alcuni eventi: non viene, ad esempio, approfondito al massimo il rapporto creatori tra Tommaso Buscetta e Giovanni Falcone. Ma d’altra parte i tempi del cinema sono abbastanza ridotti e 135 minuti sono già abbastanza per una pellicola. 

Il Traditore: Favino è strepitoso nei panni di Buscetta 

Tornando agli aspetti positivi de Il Traditore, merita certamente qualche riga di commento, o meglio di elogio, l’interpretazione di Piefrancesco Favino. Già in apertura di questa recensione lo abbiamo definitivo straordinario e non c’è aggettivo più appropriato per descriverlo. Basta dare un’occhiata alle immagini reali di Tommaso Buscetta durante la testimonianza al Maxiprocesso di Palermo del 1986 per rendersi conto che l’attore romano nelle movenze, nelle espressioni facciali, nel mondo di parlare riesce a interpretare come meglio non potrebbe il proprio personaggio. 

Il Traditore: un film che vi consigliamo di vedere 

In conclusione, Il Traditore è un film che vi consigliamo assolutamente di vedere. Racconta un pezzo di storia che va dimenticato del nostro Paese, lo fa senza retorica e con il giusto distacco dai protagonisti. Se scegliete di vedere questo l’opera cinematografica di Marco Bellocchio certamente non ne rimarrete delusi. 

Voto: 8

Frase
“La mafia non è affatto invincibile, è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine". 

Fonte foto di copertina e fonte foto interna: https://www.facebook.com/01distribution/