Il Vaticano boccia Star Wars: ma il motivo vi stupirà...

I cattivi non sono abbastanza cattiva: Più un reboot che un sequel, scrive l'Osservatore Romano

Anche in Vaticano si parla di Star Wars, il fenomeno del momento: si è occupato della recensione del settimo episodio della saga l'Osservatore Romano, organo ufficiale del Vaticano. Recensione non firmata, una delle poche negative che il film ha ricevuto (si parla del 95% di pareri positivi): ed è il motivo che certamente stupirà. Pare che i personaggi cattivi, semplicemente, non siano abbastanza carrivi. Strano ma vero, eppure è così.

La critica è, ovviamente, tutta per il personaggio di Kylo Ren, il nuovo cattivo che ha preso il posto del perfido Darth Vader della trilogia. L'aspetto in cui fallisce più clamorosamente la messa in scena del nuovo regista è la rappresentazione del male, ovvero il disegno dei personaggi negativi. Così l'Osservatore Romano motiva la stroncatura.
E ancora: Si vuole strafare nella cupezza, e il risultato è pessimo. L'omologo di Darth Vader, Kylo Ren, porta una maschera evidentemente con la sola ragione di emulare il suo predecessore. Mentre la figura che dovrebbe sostituire l'imperatore Palpatine come incarnazione del male supremo rappresenta il più grave difetto del film. Senza svelare nulla del personaggio in questione, ci limiteremo a dire che è il risultato più goffo e pacchiano che si poteva ottenere dalla computer graphic.

Insomma, dalle parti del Vaticano sono rimasti parecchio delusi: il male non è perfido, le scene sono confuse. Ci sarà un merito? Sì, ed è quello, secondo l'Osservatore Romano, di dimostrare, per contrasto, quanto invece fosse elegante, equilibrata, ma soprattutto appropriata la regia dei capitoli precedenti, compresi L'impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi, affidati praticamente a meri prestanome.

Non un vero e proprio merito: la mancata perfezione del capitolo sette di Star Wars esalta la bellezza dei precedenti. Il risveglio della forza sembra più un reboot che un sequel: così chiude la critica dell'Osservatore Romano.