Alla scoperta dell'opera di un autore geniale e appartato, del suo attore alter ego Denis Lavant e delle sue attrici, tra cui Juliette Binoche
Autore appartato, geniale e febbricitante, viscerale e visionario, pregno di un'immensa memoria filmica mai accademica e sempre da reinventare, Leos Carax (vero nome Alex Oscar Dupont, quello d'arte è l'anagramma di Alex e Oscar) ha diretto pochi, memorabili film. Cinque lungometraggi, tra il 1984 e il 2012, più sette cortometraggi e il segmento di un film collettivo. Il sesto lungometraggio, in pre-produzione, è annunciato per il 2018 (del cast dovrebbero far parte Rihanna, Rooney Mara e Adam Driver). I cinque lunghi più il segmento da marzo 2017 sono disponibili in un bel cofanetto di distribuzione italiana che include anche scene tagliate, interviste al regista e al suo attore alter ego Denis Lavant e un documentario su Carax. Una gran bella notizia per tutti gli appassionati di cinema!
Boy Meets Girl è il suo primo film. Un colpo di fulmine. In concorso al festival internazionale Cinema Giovani di Torino (poi Torino Film Festival) del 1984, Boy Meets Girl non era mai uscito in Italia né al cinema né in home video o dvd, ma solo trasmesso in televisione in collocazioni notturne. Girato in bianconero con chiari riferimenti alla Nouvelle Vague e Jean-Luc Godard, il film disegna con stile frammentato alcuni giovani personaggi che incrociano e separano le loro strade a Parigi. Fra loro c'è Alex, ovvero Denis Lavant, il cui personaggio, in questo e nei due lavori successivi, ha il nome vero di Carax, a dichiarare il legame che si sta instaurando tra l'attore e il regista e che crescerà sempre più. Le performances compiute da Denis Lavant in Boy Meets Girl, con quel suo corpo da mimo cresciuto con il teatro di strada, si accentuano in Rosso sangue (1986), dove Alex/Lavant è giocoliere, ventriloquo, scatenato in una corsa-danza per strada divenuta mitica su un brano di David Bowie. Film nel quale il ruolo femminile è interpretato da Juliette Binoche. Nasce l'amore fra l'attrice e Carax. Una storia che finirà al termine delle riprese di Gli amanti del Pont-Neuf (1991), capolavoro di Carax dalla tormentata lavorazione, durata tre anni, interrotta e ripresa. Il fuori campo sentimentale, la vita privata, si unisce alle vite di finzione e a quanto viene inserito nelle immagini. Le attrici che hanno marcato in modo indelebile il cinema di Carax hanno condiviso con il regista un percorso intimo oltre il set. Mireille Perrier (l'attrice di Boy Meets Girl), Juliette Binoche, e Katerina Golubeva, attrice russa protagonista del quarto film di Carax, Pola X (1999), opera incompresa che costringe il cineasta francese a una lunga sosta. Un paio di corti, quindi, nel 2008 Merde, segmento di Tokyo!. Ed è la rinascita, un altro colpo di genio grazie anche alla ritrovata collaborazione con Denis Lavant (assente in Pola X) che Carax scaraventa sul set nei panni di Monsieur Merde. E' il personaggio più geniale inventato da Carax, una sorta di Chaplin sgradevole, insolente, una maschera che ha radici nel burlesque e che tornerà in un episodio di Holy Motors (2012), testo radicale che si nutre della memoria del cinema, racconta un'umanità senza identità e vede l'attore-atleta Lavant interpretare undici personaggi. Ma la vita di Carax, un anno prima, era stata devastata dalla scomparsa a 44 anni di Katerina Golubeva. Uno choc. A quella donna bellissima e attrice incarnante desiderio e mistero (si pensi anche ai film interpretati per Sharunas Bartas) Carax ha dedicato Holy Motors. Una scritta e una fotografia prima dei titoli di coda.