Vent'anni fa, il 25 giugno del 1996, veniva distribuito nei cinema per la prima volta il celebre film di Roland Emmerich
Vent'anni celebrati con un sequel: nel fine settimana Independence Day ha spento 20 importanti candeline. Era il 25 giugno del 1996 quando il film sbarcava nelle sale diventando una delle pellicole più importanti della storia recente del cinema, spesso fonte di ispirazione per molti film successivi. L'idea a Roland Emmerich, regista del film del 1996 e di quello prossimo all'uscita (Independence Day: Resurgence) venne grazie a “La guerra dei mondi”, romanzo di H.G. Wells, del 1897 oltre al film omonimo di Byron Haskin, del 1953.
Independence Day uscì in Italia il 27 settembre, il 3 luglio negli States: furono in totale 817.400.891 dollari quelli incassati, anche merito di un cast che vedeva Will Smith, Jeff Goldblum, Bill Pullman, Randy Quaid, Robert Loggia, Vivica A.Fox, Mary McDonnell e James Duval.
La colonna sonora fu curata da David Arnold e gli effetti speciali da Volker Engel, Douglas Smith, Clay Pinney e Joseph Viskocil. La pellicola vinse tre Saturn Awards (Miglior film di fantascienza, Migliore regia e Migliori effetti speciali) e 1 Oscar (Migliori effetti speciali).
Vent'anni dopo ecco il secondo film, che in Italia arriverà solo l'8 settembre: non ci sarà Will Smith ma saranno ancora Bill Pullman e Jeff Goldblum i protagonisti. Con loro Liam Hemsworth (Jake Morrison), Jessie Usher (Dylan Dubrow-Hiller), Charlotte Gainsbourg (dottoressa Catherine Marceaux), Joey King (Sam), Vivica A. Fox (Jasmine), William Fichtner (generale Adams) e Brent Spiner (dott. Brakish Okun).
Sarà l'ultimo? Roland Emmerich, ad Empire, ha detto di no. Il regista, infatti, ha già in mente il terzo film: “Il prossimo capitolo sarà un viaggio intergalattico. Sarà ambientato a distanza di uno o due anni dagli avvenimenti di “Rigenerazione”, e non 20. Vogliamo mantenere unito il gruppo che si è creato, soprattutto i personaggi più giovani. Jeff Goldblum e Brent Spiner ne faranno sicuramente parte. Sarò io a girarlo, non lascerei la saga mai e poi mai nelle mani di qualcun altro”.