"È un film scuro, ma dentro c'è umanità, innocenza, luce", ha dichiarato a caldo il regista romano
È un trionfo per il cinema italiano la candidatura di Io capitano di Matteo Garrone agli Oscar 2024 nella cinquina per il miglior film internazionale. Il giorno dopo l'annuncio delle nomination dall'Academy, il regista romano commenta a caldo il risultato, raggiunto al Kustendorf Film and Music Festival di Emir Kusturica. "È una grande soddisfazione e siamo felici che l'avventura continui. Nella speranza che il film, e la storia di Seydou, venga visto da un numero sempre maggiore di spettatori in tutto il mondo", dichiara Garrone.
Io capitano, dove vederlo? Film di Garrone al cinema e su Sky
Premiato con il Leone d'argento alla regia a Venezia 80 e candidato (senza successo) ai Golden Globe nella categoria miglior film straniero, Io capitano "è un film scuro, ma dentro c'è umanità, innocenza, luce", spiega Garrone.
Sono entrato in una cultura che non è la mia, dirigevo in una lingua incomprensibile. Io stesso ero spettatore, io per primo mi sorprendevo. Temevo di essere un intruso, il bianco borghese che strumentalizza il povero migrante. È stato uno scambio, mi hanno raccontato le loro storie, io ho dato la mia visione, il mio sguardo.
Dopo la nomination agli Oscar, Io capitano torna nelle sale dal 25 gennaio (a Roma, Milano, Bologna, Firenze e Torino) e il 29 gennaio è in onda in prima visione su Sky Cinema Uno e in streaming su NOW. L'ultima volta per un film italiano nella cinquina risale al 2022 con È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, battuto dal giapponese Drive My Car di Ryūsuke Hamaguchi.
Il favorito quest'anno è ancora un giapponese, Perfect Days di Wim Wenders, ma la concorrenza è agguerrita: i contendenti in lizza sono La zona d'interesse di Jonathan Glazer per la Gran Bretagna (candidato ad altre quattro statuette, tra cui miglior film e miglior regista), La società della neve di J.A. Bayona per la Spagna e l'outsider The Teachers' Lounge di Ilker Çatak per la Germania.
Io capitano, Oscar in vista? Il cinema italiano esulta
Nel day after si sprecano le congratulazioni e le esultanze di rito. Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano parla di "grande riconoscimento per tutto il cinema italiano" e di "un film straordinario che racconta una storia di coraggio e dignità".
Paolo Del Brocco, l'amministratore delegato di Rai Cinema che ha prodotto Io capitano insieme ad Archimede, sottolinea "un'avventura e un'emozione senza fine, un viaggio che ha sempre più i contorni del sogno" e "un risultato che ci riempie di orgoglio e afferma ancora una volta la forza del cinema italiano nel mondo, in particolare in questa edizione che include tra i concorrenti registi e opere di altissimo livello".
Nicola Claudio, il presidente di Rai Cinema, è entusiasta perché "oggi il cinema, sempre di più, si fa testimone del nostro tempo, e questo film ne è un esempio perfetto", enfatizzando "una storia di grande umanità che annulla ogni confine, la cui forza continua ad essere riconosciuta anche oltreoceano".
Non è da meno il presidente dell'Anica Francesco Rutelli, che evidenzia "un traguardo meritato che riempie di orgoglio tutto il cinema italiano" per "un'opera che sa parlare al mondo, che emoziona e coinvolge oltre le frontiere del nostro Paese e oltre le rotte delle difficili e drammatiche migrazioni".
Per sapere come andrà a finire, bisogna aspettare la cerimonia di premiazione che si tiene il 10 marzo al Dolby Theatre di Los Angeles.