La XIII edizione di Alice nella città, la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, sta per arivare
Dopo il grande successo di Vado a scuola (2013), Pascal Plisson torna a raccontare i sogni e le speranze attraverso le storie dei quattro giovani protagonisti di Le grand jour, provenienti dai più disparati angoli del mondo. Per mesi, addirittura per anni, i quattro protagonisti del film, aspettano, si preparano e si preoccupano. Sanno che questo giorno speciale cambierà le loro vite per sempre. I nostri quattro eroi si preparano ad affrontare la prova che determinerà non solo il loro destino ma anche quello delle loro famiglie. Alla fine dopo tanto impegno, attenzione e perseveranza a scuola, sono arrivati alla consapevolezza che il sogno sta per avverarsi… Hanno fatto progressi nonostante le condizioni fossero spesso molto difficili, ma ora sono concentrati molto più di prima su un unico obiettivo, il successo.
Iqbal, un ragazzino sveglio e vivace di dieci anni, vive con il fratello Aziz e la madre Ashanta a Kardù, un piccolo villaggio in qualche parte povera del mondo. L’epopea di Iqbal comincia il giorno in cui decide di andare al mercato di Mapur per vendere la sua amata capretta e recuperare così i soldi necessari per pagare le medicine necessarie a curare il fratello malato. A Mapur Iqbal incontra Hakeem, che si offre di comprargli le medicine per Aziz: in cambio, però, dovrà lavorare nella fabbrica di tappeti del suo amico Guzman. Per quanto tempo dovrà lavorare? La risposta rimane sospesa. Guzman intuisce presto le doti di Iqbal nel disegno e nel ricamo e lo costringe in un capannone sporco e freddo a lavorare al telaio per preparare un prezioso tappeto, un Bangapur Azzurro. Qui Iqbal incontra i suoi compagni d’avventura: Fatima, Emerson, Maria, Ben, Salman e Karim, bambini di età diverse ma con storie simili, tutte legate alla povertà. Iqbal non può far altro che cominciare a tessere il suo tappeto e pensare a come venirne fuori.
Superata qualche diffidenza iniziale, nel gruppo di piccoli lavoranti comincia a farsi strada una coscienza nuova della loro condizione di piccoli schiavi ‘per sempre’. Iqbal, però, non si dà per vinto: una volta resosi conto che il debito non si esaurirà mai malgrado le promesse di Guzman, comincia a elaborare un piano per scappare e liberare i suoi piccoli amici e consentire a tutti di tornare a casa…