It: più che un horror è un film sull'amicizia

L'opera di Andrés Muschietti spaventa ma, soprattutto, fa entrare in empatia lo spettatore con i protagonisti

Quando su un film ci sono tante aspettative molto spesso il risultato è deludente. Ma questo non è per nulla il caso di It: la pellicola di Andrés Muschietti è addirittura sorprendente per quanto è curata nei dettagli, per come riesca a essere fedele al romanzo e per come è in grado di raccontare con cura i rapporti tra i vari ragazzi protagonisti. Non un aspetto secondario, quest'ultimo, perché non va dimenticato che It, a differenza di quanto la nomea di terribile horror lasci immaginare, sia anche un bel film sull'amicizia. Se dalla trama fosse tolto il perfido pagliaccio, che vive nelle fogne e spunta dai tombini, resterebbero comunque un buon libro e bel film. It racconta in primo luogo le avventure, gli amori, le amicizie, i rapporti che cambiano in un'estate all'interno di un gruppo di adolescenti. Le avventure nei boschi, i tuffi nel fiume, i giri in bici, i baci sperati (che in qualche caso arrivano): tutti ingredienti che caratterizzano anche le estati di molti veri adolescenti. Certo, poi c'è il pagliaccio assassino che si nutre di paure e ha il vizio di ammazzare bambini e ragazzi: un personaggio tutt'altro che secondario e con cui, fortunatamente, nessuno ha mai avuto a che fare nel mondo reale.

It: cast giovane ma convincente

Il film di Andrés Muschietti sa farsi apprezzare anche perché, pur essendo ambientato trent'anni dopo il libro (alla fine degli anni '80, anziché negli anni '50) è una trasposizione abbastanza fedele dell'opera di Stephen King, non si prende quelle licenze artistiche con cui diversi registi, per i loro film, hanno ribaltato interi libri, anche veri e propri best seller, producendo opere mediocri. Se il regista argentino, pur essendo un quasi debuttante (It è il suo secondo lungometraggio hollywoodiano, il primo è stato il thriller La madre del 2013), ha dimostrato di avere le qualità per poter fare una grande carriera, la stessa cosa la si può dire dei giovani attori scelti per interpretare i personaggi del “Club dei perdenti”.

Jaeden Lieberher, Finn Wolfhard, Sophia Lillis, Jeremy Ray, Wyatt Oleff pur essendo tutti, o quasi, alle prime armi, senza una grande esperienza davanti alla macchina da presa, hanno saputo mettere in scena una grande prova recitativa. Sorprendente anche Bill Skarsgård, nel ruolo di It: il vetisettenne attore svedese sa far essere inquietante e pauroso nel modo giusto il suo personaggio. Parte del merito va però attribuito anche ai truccatori che hanno saputo creare un Pennywise perfetto.

It, il film supera anche l'esame Georgie

It ha superato anche l'esame Georgie: anche chi non ha visto il film per la tv degli anni '90 avrà presente la scena del bambino con il giubbotto giallo, che corre sotto la pioggia giocando con la sua barchetta di carta e che poi vede il pagliaccio dentro un tombino. Quello è uno dei momenti chiave del film, anche perché per la prima volta viene introdotto proprio il personaggio di It: le sequenze del film degli anni '90 sono diventate famose, era difficile riuscire a riprodurre un'atmosfera simile, ma Andrés Muschietti è invece riuscito a superare questo test, facendo sì che in pochi istanti lo spettatore entri nel film e cerchi di aiutare il piccolo Georgie.

It è un film che sa spaventare, che crea ansia ma anche empatia con il gruppo di protagonisti, un film che consigliamo assolutamente a chi ha amato il romanzo di Stephen King. Per una volta la classica frase fatta “però è meglio il libro” non è così scontata: non che il film sia assolutamente migliore del romanzo, ma certamente ne è all'altezza. L'It di Andrés Muschietti piacerà anche a chi era stato già colpito dal film per la tv di ventisette anni fa. L'unica categoria di spettatori a cui non consigliamo la visione è quella per cui vige anche il divieto al cinema, ovvero il pubblico dei giovanissimi (il film è vietato ai minori di quattordici anni): pur parlando anche dell'amicizia, It è pur sempre un horror che può turbare. Un pagliaccio che mangia i bambini non è certamente un personaggio che si consiglia di far vedere ai più piccoli.

Voto: 8

Frase:
“Lo vuoi un palloncino?”

Fonte immagine di copertina: https://www.facebook.com/Pennywisepage/