Jeanne Moreau, l'elegante e ipnotica icona della nouvelle vague avrebbe compiuto 90 anni

Jeanne Moreau: la corsa lunga cinquant'anni dell'elegante e ipnotica diva del cinema francese che bucava lo schermo con lo sguardo

Il 23 gennaio 1928 è nata a Parigi Jeanne Moreau. Gli echi della sua morte, avvenuta pochi mesi fa (il 31 luglio 2017), sono ancora freschi e risuonano nella memoria dei cinefili e non solo. Risuonano però ancora più forti le immagini della folle e gioiosa corsa sul ponte di Catherine in Jules e Jim di Francois Truffaut o lo sguardo perso nel vuoto della protagonista in Ascensore per il patibolo di Louis Malle. Entrambi i personaggi sono interpretati dall'attrice francese, uno dei volti più importanti e riconoscibili della nouvelle vague e del cinema d'autore europeo, elegante e distaccata, quasi snob, ma con uno sguardo ipnotico e penetrante, di una forza che contrastava con la sua apparenza eterea. Oggi, 23 gennaio 2018, avrebbe compiuto 90 anni.

Jeanne Moreau, i film: Ascensore per il patibolo e Jules e Jim

Fu proprio Ascensore per il patibolo di Malle a lanciare lei e il suo sguardo nel 1958. Il film dedicato all'impossibile sogno di fuga e di ribellione di una coppia di giovani e impreziosito dal jazz di Miles Davis è anche una delle opere che anticiparono la nouvelle vague, che sarebbe ufficialmente esplosa due anni dopo e di cui la Moreau fu una delle icone. Dell'anno successivo è Gli amanti, dello stesso Malle, già pienamente ascrivibile a quella stagione fondamentale per lo sviluppo del cinema moderno, ma è nel 1962 che Jeanne Moreau trovò il ruolo e il film della vita in una delle opere che vengono immediatamente in mente quando si pensa alla nouvelle vague.

Stiamo parlando di Jules e Jim di Francois Truffaut. Jeanne Moureau nel film è Catherine, sfuggente e irresistibile ragazza protagonista di un poetico e lancinante triangolo amoroso. Particolarmente entrata nella storia è la sequenza in cui Catherine corre, vestita alla maschietto e con i baffi dipinti, sul ponte inseguita dai due amici e amanti. questa è solo uno dei tanti momenti del film in cui l'attrice incantò non solo i due co-protagonisti.

Gli anni sessanta e La notte

La Moreau lavorò ancora con Truffaut nel 1968 interpretando la vendicativa sposa protagonista de La sposa in nero, uno dei film che ha ispirato Tarantino per Kill Bill. Nel decennio collaborò anche con registi del calibro di Orson Welles (Il kafkiano Il processo, 1962), Jean-Luc Godard (La donna è donna, 1961) e Michelangelo Antonioni ne La notte. Particolarmente dolente la donna benestante, insoddisfatta e persa di quest'ultimo film, e particolarmente lancinante il dialogo finale con il compagno interpretato da Marcello Mastroianni.

Gli anni settanta e ottanta e Querelle de Brest

Tra i numerosi film interpretati dall'attrice francese negli anni settanta e ottanta tra Francia, Europa e Stati Uniti, meritano di essere ricordati almeno Gli ultimi fuochi (1976) di Elia Kazan e Querelle de Brest (1982) di Rainer Werner Fassbinder, uno dei melodrammi più celebri di uno dei maestri del genere e ultima sua opera prima della morte per overdose.

Negli ultimi decenni confermò il fatto di essere un'icona del cinema d'autore lavorando per registi come Wenders, Anghelopoulus e De Oliviera, sia in ruoli da protagonista, sia in ruoli secondari, ma mai perdendo la forza ipnotica che emanava quasi naturalmente

Fonte foto: facebook.com/JeanneMoreau2014