Jennifer Lawrence, durissima polemica sul sessismo di Hollywood

Un'altra voce si leva contro il sessismo di Hollywood: è quella di Jennifer Lawrence, le cui dichiarazioni innescano una dura polemica

Il film in questione è American Hustle, pellicola del 2013 diretta da David O. Russell e prodotta dalla Sony da cui sono emerse forti disparità di trattamento in base al genere. No, il film in sè non può essere accusato di maschilismo. Semmai è maschilista, secondo Jennifer Lawrence, il trattamento che la Casa ha riservato ai colleghi maschi.

Si è infatti venuto a sapere che Bradley Cooper, Christian Bale e Jeremy Renner, hanno ottenuto royalties maggiori sugli incassi del film. Perché uomini. E alla Lawrence non è piaciuto affatto, tanto che si è lasciata andare a dichiarazioni di fuoco:

«Hanno tutti combattuto e sono riusciti a negoziare contratti corposi. Bisogna ammettere che sono stati premiati per la loro forza e capacità di contrattazione, mentre io ero preoccupata di fare la figura della ragazzaccia e a non prendermi la giusta parte. Quando ci sono state le rivelazioni sulla Sony e ho scoperto quanto prendessi di meno rispetto ai fortunati con gli uccelli, non mi sono arrabbiata con la Sony, mi sono arrabbiata con me stessa. Sono una pessima negoziatrice perché mi sono arresa subito. Non volevo combattere su milioni di dollari di cui francamente, per via di due franchise di successo, non ho bisogno». È quello che la Lawrence avrebbe scritto per la Lenny Letter newsletter della sua amica Lena Dunham.