Kim Ki-duk, l'omaggio della Cineteca di Milano: tre film in streaming

Il regista sudcoreano di "Pietà" e "Ferro 3", scomparso all'età di 59 anni, al centro di un tributo della Cineteca

Kim Ki-duk è stato uno dei più grandi autori a cavallo tra il XX ed il XXI secolo. Dal 19 dicembre 2020 la Cineteca di Milano rende omaggio al regista coreano, scomparso a 59 anni a causa di complicazioni legate al Covid-19, con una rassegna di tre titoli disponibili in streaming sulla propria piattaforma. Un modo appropriato per rendere un prezioso tributo ad "una delle voci cinematografiche più originali e intense del nuovo millennio".

Kim Ki duk, morte in Lettonia: l'omaggio della Cineteca Milano

Kim, morto nell'ospedale di Riga in Lettonia, dove stava preparando un film dal titolo Rain, Snow, Cloud and Fog, è stato uno dei primi registi sudcoreani a conquistare la scena internazionale con capolavori come L'isola, Indirizzo sconosciuto e Ferro 3 - La casa vuota.

Il regista avrebbe compiuto 60 anni proprio il 20 dicembre e – si legge nel comunicato della Cineteca – "ha sempre avuto il coraggio di andare fino in fondo nella sua perlustrazione dei luoghi più profondi e autentici dell'animo umano, rintracciando in quei territori abissi di oscura violenza ma anche vette di vertiginosa spiritualità e poesia".

Kim Ki duk: Pietà e altri due film in memoria del regista

L'omaggio a Kim Ki-duk è composto da tre film, presentati nelle versioni originali con sottotitoli in italiano.

Pietà

Vincitore del Leone d'Oro alla Mostra del Cinema di Venezia 2012, un dramma scioccante d'amore e vendetta, da pugni nello stomaco. La storia è quella di Kang-do (Lee Jung-Jin), un ragazzo feroce e solitario che lavora per uno spietato strozzino. Il giovane, senza famiglia né amici, infligge tremende punizioni ai debitori insolventi. Quando viene abbordato da una donna misteriosa e bellissima (Min-soo Jo) che sostiene di essere sua madre, Kang-do finisce per crederle: da quel momento, la sua vita cambia totalmente. Pietà è anche disponibile su RaiPlay.

One on One

Diretto da Kim nel 2014, il film è passato alle Giornate degli Autori di Venezia e – spiegò il regista al Festival di Busan – "è basato su un incidente avvenuto negli ultimi anni che ha minacciato i diritti democratici, ma nessuno - nessun critico o giornalista - ha scritto una recensione o un articolo che ne parli". L'accaduto è uno stupro di gruppo di cui è vittima una giovane studentessa, rapita, violentata e assassinata. Sette persone, appartenenti alla setta delle "Ombre", iniziano a terrorizzare, uno dopo l'altro, i sette sospettati del delitto.

Il prigioniero coreano

Nel 2016 Kim Ki-duk presenta a Venezia e Toronto questo film che affronta in maniera esplicita il contrasto tra le due Coree. Il protagonista è Nam Chul-woo (Ryoo Seung-bum), un pescatore della Corea del Nord che dopo un guasto accidentale al motore della sua barca, si ritrova alla deriva e arriva in Corea del Sud. Qui è sottoposto a una serie di brutali indagini e poi rimpatriato. Ma prima di andarsene, Nam Chul-woo ha il tempo di rendersi conto dello sviluppo economico così come dei lati oscuri della Corea del Sud. Tornato a casa, è vittima delle stesse indagini affrontate nel Sud.

Per accedere ai tre film in streaming, occorre andare sul sito della Cineteca e registrarsi creando un account prima di mettersi alla visione.

Foto copertina: CG Entertainment / Tucker Film / Far East Film Festival
Foto interna: Good Films