Channing Tatum avrebbe dovuto recitare nelle scene poi attribuite a Pedro Pascal. Ecco alcune curiosità su Kingsman: Il Cerchio d’Oro.
Pedro Pascal aveva delle scene molto diverse da quelle girate in Kingsman: Il Cerchio d’Oro, infatti molte di quelle che ha interpretato alla fine l'attore latino-americano erano pensate per Channing Tatum – parola di Taron Everton. La trama del sequel di Kingsman mostra l'incontro tra i servizi segreti britannici e gli operativi degli Stati Uniti (Statesmen), tra cui spicca Channing Tatum. L'attore veste i panni di Tequila, un vero campione di ego e presente in molti manifesti e trailer della pellicola.
Piani diversi per Channing Tatum
Sebbene in Kingsman: Il Cerchio d’Oro, Tequila sia lo stereotipo perfetto dell'agente segreto americano, nei piani iniziali questo personaggio avrebbe dovuto ricoprire un ruolo di maggiore spessore. Lo conferma lo stesso Taron Egerton in un'intervista a THR, d'altronde dalla semplice visione del film si desume come le poche scene in cui compare Tequila non giustifichino la massiccia campagna pubblicitaria fatta al film con questo personaggio. Nel sequel di Matthew Vaughn nei cinema italiani da una settimana, Channing Tatum compare in ben poche scene, questo perché l'attore era così impegnato che la produzione ha dovuto riscrivere parte del film e molte delle scene previste per Tequila sono state girate con il personaggio interpretato da Pedro Pascal, ovvero l'agente Whiskey.
Kingsman: Il Cerchio D'Oro, il trailer
Tatum è stato impegnato nelle riprese dell'impegnativo Logan Lucky di Steven Soderbergh, evidentemente avrà pensato che una pellicola di spessore fosse più importante di Kingsman: Il Cerchio d’Oro. Si starà mangiando le mani, visto che il film di Matthew Vaughn ha battuto negli incassi persino il pluri-osannato IT? Kingsman: Il cerchio d’oro ha debuttato con un incasso di quindici milioni di dollari, si tratta di una vera parodia della saga di 007 con tonalità allegre e scanzonate che si rifanno ai film di Bud Spencer e Terence Hill degli anni Ottanta. In Italia, gli incassi si fermano a 300 mila euro, appeno sotto il successone di Cars 3.
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