Verso l'Oscar Kubo, animazione in stop motion dello studio Laika

In un immaginario Giappone antico l'avventura magica di un bambino che lotta contro i mostri per salvare se stesso e la propria famiglia

Nella cinquina dei film d'animazione candidati all'Oscar 2017 c'è la nuova creazione dello studio americano Laika, Kubo e la spada magica. Il film dell'esordiente Travis Knight, cresciuto in Laika, di cui è presidente e amministratore delegato, ha per protagonista il bambino del titolo, accompagnato nel suo viaggio di crescita da una scimmia e uno scarabeo (che riveleranno identità inattese). La magia è presente tanto nel mondo reale quanto in quello della mitologia. Realizzato con la tecnica dell'animazione in stop motion e ambientato in un immaginario Giappone antico, Kubo e la spada magica (in originale Kubo and the Two Strings, in riferimento alle corde speciali che Kubo usa per suonare il suo strumento) è un gioiello d'invenzioni visive e narrative in un succedersi di figure umane e fantastiche. Kubo vive su una scogliera a picco sul mare con la madre, bella e consunta nel dolore dopo la morte del marito, il più grande guerriero samurai mai esistito. Ogni giorno, scende al villaggio e si esibisce come cantastorie trasformando fogli di carta in origami da far danzare animandoli con il suo magico e inseparabile shamisen, strumento musicale che assomiglia a una chitarra. E ora è pronto a intraprendere il viaggio, pericoloso ma necessario. Viaggio che lo vede sia protagonista sia regista che gestisce il set e le azioni. Kubo è, contemporaneamente, personaggio immerso nella storia e fuori da essa, nel ruolo dell'inventore di uno speciale origami guerriero che lo accompagna ovunque. L'avventura conduce il bambino e i suoi due buffi compagni di viaggio in grotte da perlustrare, mari da solcare, fondali cui scampare sconfiggendo creature mostruose.

Gli spazi sono fondamentali in Kubo e la spada magica. Sono dipinti di blu elettrico e nero pece, di rosso e arancione infuocato, di tonalità pastello nelle scene diurne. Ma è la notte a prevalere in un film che, pur con dialoghi e comportamenti umoristici, è denso soprattutto di sapori horror, di sfide notturne che il bambino privo di un occhio dovrà saper gestire. Aiutato dalle persone che più ama, reincarnate in altri esseri per stargli vicino, e poi da solo, per liberare se stesso e i familiari, vivi o morti che siano, dalla maledizione di spiriti non estranei e vendicativi.

La qualità delle produzioni dello studio d'animazione basato in Oregon è ancora una volta alta. In dieci anni, Laika si è conquistato un posto di rilievo nel cinema d'animazione con titoli prestigiosi. Nel suo archivio ci sono infatti Coraline, ParaNorman, Boxtrolls.