Kung Fu Panda 3 vietato in un asilo

Le polemiche sul film d'animazione Dreamworks Kung Fu Panda 3 non si placano

Buffo, simpatico, divertente, dolce, morbido, forte e coraggioso: questo e molto altro è Po, meglio conosciuto come Kung Fu Panda.

Proprio in questi giorni al cinema è uscito l'attesissimo ultimo capitolo della saga d'animazione intitolato Kung Fu Panda 3. Nel terzo film Po andrà alla ricerca del suo padre biologico, avendo, finora, sempre vissuto con il padre adottivo.

Eppure proprio questa pellicola ha fatto molto discutere in quanto considerata "poco educativa" in quanto il tenero panda guerriero ha...due padri. Associare la presenza di due padri in un momento così delicato sulle questioni adottive ha scatenato il putiferio. Tanto che, secondo quanto riportato da "La Repubblica", alcuni genitori avrebbero vietato ai figli di andare a vedere il film accompagnati dalla scuola, poichè convinti che il film sostenga la teoria del gender. Morale della favola? La scuola, dopo aver provato a convincere i genitori, avrebbe deciso di far saltare la visione del film per evitare discriminazioni tra i piccoli. 

Insomma strada in salita per Kung Fu Panda 3 considerato come “una propaganda gender”. 

La vera polemica era partita qualche giorno fa dall’esponente cattolico Mario Adinolfi, il quale aveva dato il via a un acceso dibattito con Fabio Volo, su Radio Dj accusando il film di fare un lavaggio del cervello con i suoi temi gender. Volo è andato su tutte le furie e ha cercato di spiegare che Kung Fu Panda 3 non ha niente a che vedere con quell’argomento.