La bella e la bestia: tutti i dubbi irrisolti del film

E' dal 1991 che La bella e la bestia ci lascia in sospeso con delle domande a cui non sappiamo rispondere

Dalla fiaba di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont, al classico d’animazione Disney del 1991, La bella e la bestia è un classico. Ma anche se rimarrà nei nostri cuori e continua a farci emozionare, ci sono alcune domande a cui non ha mai risposto: vediamole insieme!

Dove sono i genitori della Bestia? L’hanno abbandonato dopo la maledizione? Sono ancora vivi?

Com'è possibile che gli abitanti del villaggio si siano scordati che in cima alla collina viveva la famiglia reale? Pensavano forse che il castello fosse disabitato?

Come riesce Gaston a sparare frecce dal suo fucile?

E poi, nessuno al mondo sapeva che il Principe era stato trasformato in Bestia?

Nella canzone “Stia con noi” cantata da Lumiere, si capisce che il principe è stato maledetto a 11 anni, ma che male poteva mai aver fatto un bambino? E il suo cane, il suo gatto e i figli della sua servitù?

Inoltre, quanta servitù aveva la famiglia della Bestia? Se contiamo che ogni utensile da cucina era una persona, si superano presto le cento persone.

Se Chicco ha meno di 10 anni, è nato dopo la maledizione? O sono "anni da tazzina"? E poi, come mai Chicco ha la scheggiatura in “testa”?

Perché solo pochi fortunati utensili hanno la faccia?

Come mai al castello c'è un ritratto della Bestia da adulto? Aveva solo 11 anni al momento della maledizione: che si tratti di un ritratto del padre forse? O c'è lo zampino di Marty McFly?

Da dove arriva l’abito da ballo di Belle che lei sfoggia? E' stato fatto apposta per lei o forse della madre della Bestia?

Infine, perché Belle sembra essere l’unica del villaggio ad indossare delle tinte "vivaci" come bianco e azzurro, mentre la palette cromatica degli altri rispecchia i colori della terra?