Regista di alcune pellicole memorabili, Tomas Alfredson sbarca al cinema con il suo ultimo lavoro: L’uomo di neve
È di Tomas Alfredson la firma registica di L’uomo di neve, film thriller ispirato a uno dei migliori best seller dello scrittore norvegese Jo Nesbø. Una trasposizione cinematografica che avrebbe dovuto dirigere il grande Martin Scorsese, ma che, alla fine, è stata affidata a Tomas Alfredson. Conosciamo meglio questo regista, diventato famoso al grande pubblico internazionale per aver realizzato pellicole dal calibro di La Talpa e Lasciami entrare.
I film di Tomas Alfredson
L’uomo di neve è il terzo lungometraggio di questo regista svedese, che ne ha già all’attivo cinque: dopo i primi due realizzati in Svezia, nel 2008 Tomas conquista il successo internazionale grazie al film Lasciami Entrare, pellicola horror che gli permette di superare i confini nazionali svedesi. Il suo nome arriva fino in Europa e, nel 2011, viene chiamato per dirigere La talpa, bellissima spy story con Gary Oldman e Colin Firth. È grazie a questi due successi se oggi, Tomas Alfredson ha potuto dirigere un film internazionale dal calibro di L’uomo di neve.
Le origini di un talentuoso regista
Classe 1965, Tomas Alfredson è figlio del comico Hasse Alfredson. Il padre, che era anche uno scrittore e regista, è riuscito a trasmettere nel figlio tutta la passione per il cinema, nonostante il piccolo Tomas sia cresciuto principalmente con la madre. Diventato grande, Tomas Alfredson riesce a entrare nel mondo del grande schermo, inizialmente solo come assistente. Negli anni, poi, il giovane cineasta fa esperienza nel mondo televisivo, cominciando a dirigere varie produzioni televisive e programmi per bambini. Il suo debutto cinematografico avviene nel 2003. Da lì in poi, Tomas Alfredson si è occupato esclusivamente di cinema.
L'uomo di neve, il suo ultimo film, è forse uno dei film più attesi di questo periodo. In sala a partire da giovedì 12 ottobre, la pellicola potrebbe consacrare definitivamente al successo il regista svedese.
Fonte foto copertina: facebook.com/WeTheInfected