La La Land è probabilmente il miglior musical finora realizzato nel nuovo millennio
Il musical è un genere cinematografico molto particolare, di nicchia, che può vantare un fedelissimo seguito di appassionati ma che, allo stesso tempo, ha anche una schiera di veri e propri oppositori, spettatori che non riescono proprio a capacitarsi del perché ai dialoghi parlati possano venire preferiti quelli cantanti. Ma ci sono anche le eccezioni, quei film musicali che hanno un'intrinseca forza straripante capace di abbattere barriere e scetticismo, pellicole che riescono a farsi guardare e apprezzare anche da chi questo particolare genere non è mai riuscito a conquistarlo. La La Land si inserisce proprio in questo filone. Al pari di pellicole che hanno fatto la storia del cinema come Grease o Sette spose per sette fratelli, il musical diretto dal giovane (è nato nel 1985) ma talentuosissimo regista Damien Chazelle sa arrivare nei cuori di un pubblico ben più ampio di quella nicchia ristretta che solitamente segue questo genere di opere cinematografiche. La La Land ha quella forza sovrumana che nessun altro film di questo tipo nel nuovo millennio ha mai avuto, neanche gli acclamatissimi Moulin Rouge! e Chicago.
La La Land: canzoni e musica sono da sogno
Una delle componenti fondamentali di un buon musical è, ovviamente, la colonna sonora. Quella di La La Land è fantastica: a comporla è stato Justin Hurwitz, i testi sono invece stati scritti da Benj Pasek e Justin Paul, l'unica eccezione è rappresentata dal brano Start a Fire. Per tutta la durata del film gli spettatori sono accompagni da note coinvolgenti, musiche che sottolineano alla perfezione gli stati d'animo dei protagonisti: Mia Dolan e Sebastian Wilder. La prima è un'aspirante attrice che, nell'attesa che il suo sogno di diventare una star del cinema si realizzi, si mantiene lavorando come barista in un bar negli studi della Warner Bros, il secondo è invece un musicista di grande talento appassionato di jazz. Le loro vite si intrecceranno, cambieranno, i loro sogni si mescoleranno sulla realtà e il tutto avverrà accompagnato dalla splendida colonna sonora di Justin Hurwitz: tra tutti c'è un brano che spicca, che regala più di ogni altro delle emozioni: City of Stars.
La La Land, Ryan Gosling e Emma Stone sono straordinari
La La Land ha inoltre permesso al pubblico di apprezzare le grandi doti canore di Ryan Gosling e Emma Stone. Per quanto riguarda il primo, gli appassionati di cinema potrebbero ricordarlo interpretare alcuni brani musicali anche in Blue Valentine, pochi sanno invece che l'attore da diversi anni fa parte di una band che suona musica indie rock: i Dead Man's Bones. Se scegliendo Ryan Gosling per il ruolo del protagonista maschile di La La Land (Sebastian Wilder) il regista Damien Chazelle è quindi andato sul sicuro, la stessa cosa si può dire per quanto riguarda la scelta dell'attrice per il ruolo della protagonista femminile, ovvero la barista Mia Dolan, che è interpretata Emma Stone. L'attrice aveva già dimostrato di essere perfettamente a suo agio con i musical sul prestigioso palcoscenico di Broadway sul quale ha esordito nel 2014 con il musical Cabaret. Completano poi il cast di La La Land il celebre cantante e compositore John Legend, gli attori J. K. Simmons, Rosemarie DeWitt, Finn Wittrock e Jessica Rothe.
La La Land, il musical che piacerà anche a chi non piacciono i musical
In conclusione a questa recensione, il nostro consiglio, se non lo avete ancora fatto, è quello di vedere La La Land. Damien Chazelle ha saputo realizzare un film che si incastra in quello spazio che c'è tra la realtà e i sogni, ha realizzato un'opera delicata, capace di emozionare: La La Land è una pellicola che consigliamo anche a chi non è un appassionato dei musical, dei film in cui canzoni e balli sono i protagonisti e prendono il posto dei soliti dialoghi e di quel movimenti comuni di ogni altro genere cinematografico. Se invece siete appassionati dei musical, La La Land è allora uno di quelli non potete proprio perdervi.
Voto: 8
Frase:
“ Come puoi essere un rivoluzionario se sei così tradizionalista?”