'La stanza', qualche curiosità sul thriller psicologico con Guido Caprino

Il cast, la trama e qualche piccola curiosità su 'La stanza', film originale Amazon, diretto da Stefano Lodovichi, con Guido Caprino e Camilla Filippi.

Si intitola La stanza ed è un thriller psicologico, distribuito sulla piattaforma di streaming Amazon Prime Video a partire dal 4 gennaio 2021, diretto da Stefano Lodovichi e che può essere guardato previa iscrizione alla piattaforma del gigante delle vendite online. Vi sveliamo il cast, la trama e qualche piccola curiosità su questo film.

La stanza: il cast

Nel cast del film La stanza, pellicola originale di Amazon, troviamo la presenza dei seguenti attori: Guido Caprino nei panni di Giulio, Camilla Filippi in quelli di Stella, Edoardo Pesce interpreta, invece, Sandro e, infine, Romeo Pellegrini nei panni del bambino.

La stanza: la trama

Stella soffre molto, in quanto la sua relazione con Sandro non va a gonfie vele. Attraversando un periodo buio e complicato, la donna prende una decisione estrema: quella di togliersi la vita. Un atto che, però, non riesce a mettere in atto, in quanto - proprio quando è in procinto di suicidarsi - alla sua porta bussa un uomo sconosciuto. 

La persona in questione si chiama Giulio e pare che lui, invece, la conosca bene. L'uomo vuole rivelare a Stella tutti i segreti che circondano la casa in cui lei, Sandro e il bambino vivono in quel momento. 

I tre, infatti, vengono a sapere delle verità scioccanti relative a quella abitazione: rivelazioni che cambieranno per sempre il corso dell'esistenza di ciascuno. 

La stanza: qualche curiosità sul film

Il regista del film, Stefano Lodovichi, ha rivelato le difficoltà che ci sono state nell’organizzare e girare una pellicola in piena pandemia. Il lavoro - come lui stesso afferma - è stato, in un primo momento, delineato tramite videochiamate Zoom. Dopo ciò, la troupe si è dedicata alla realizzazione di teatri di posa.

Ecco quanto spiega il cineasta in una intervista a Sky TG24: “Il film è stato girato in appena 17 giorni, per poi essere montato in un mese. Tempi fuori dalla norma, dagli standard cinematografici. Tutti eravamo però consapevoli di come non si potesse fare in altro modo”.