La tenerezza, nuove clip del film con Micaela Ramazzotti

Dal 24 aprile nelle sale La tenerezza, il film con Elio Germano e Micaela Ramazzotti

Nelle sale dal 24 aprile c'è La tenerezza, film di Gianni Amelio con nel cast Elio Germano, Giovanna Mezzogiorno, Micaela Ramazzotti, Greta Scacchi, Renato Carpentieri, Arturo Muselli, Maria Nazionale e la partecipazione straordinaria di Giuseppe Zeno. Del film sono state diffuse quest'oggi tre nuove clip che danno qualche anticipazioni su quello che il pubblico che sceglierà il film vedrà al cinema. Ecco le clip dal titolo "Sorrida", "Terrazza" e "Al commissariato": 

La tenerezza: trama del film

Questa la trama del film La tenerezza, dal 24 aprile nelle sale italiane: Sentimenti che si incrociano tra il sorriso e la violenza. Un padre e i suoi figli non amati, un fratello e una sorella in conflitto, una giovane coppia che sembra serena. E i bambini che vedono e non possono ribellarsi. La storia di due famiglie in una Napoli inedita, lontana dalle periferie, una città borghese dove il benessere può mutarsi in tragedia, anche se la speranza è a portata di mano.

La tenerezza di Gianni Amelio: il regista presenta il film

Nella conferenza stampa di presentazione, così Gianni Amelio ha parlato del film, partendo dal titolo, La tenerezza: "Non si definisce, non so ancora se è un sentimento o un gesto. Io non ci ho mai riflettuto. Il titolo è venuto pensando al finale e alla testardaggine con cui Elena (Giovanna Mezzoggiorno ndr) cerca di recuperare un gesto del padre. La settimana scorsa Papa Francesco ha parlato della necessità de la tenerezza perché è la libertà, non è solo vero perché lo dice il Papa ma perché lo dice una mente illuminata. La tenerezza serve a scacciare l’ansia di un mondo fatto di trappole e inganni su cui agiscono anche delle forze che il film sfiora in qualche modo.  Ci vuole tutto il percorso di Elena nel film per scardinare la chiusura in sè stesso di suo padre e forse guarirlo. Lorenzo è un essere fragile e il gesto della figlia, un riferimento a Ladri di Biciclette, in cui c’è uno dei finali più straordinari della storia del cinema, con un senso diverso perchè anche lì c’è il coraggio e l’impulso di un bambino nel prendere la mano di un padre maltrattato.