Uno dei film ormai simbolo della tragedia dell'Olocausto è La Vita è Bella
Il film La vita è bella del 1997 diretto e interpretato da Roberto Benigni, vincitore di tre premi Oscar, miglior film straniero, miglior attore protagonista (Roberto Benigni) e migliore colonna sonora (Nicola Piovani), è oggi uno dei film più amati dal pubblico esimbolo della tragedia dell'Olocausto.
La Vita è Bella racconta la storia di Guido, un giovane ebreo amante della vita e della poesia il quale si fa assumere come cameriere dallo zio Eliseo, che gestisce il Grand Hotel, e s'innamora di Dora, promessa sposa ad un fascista, ma con l'esuberanza e l'allegria del suo carattere, riesce a vincere le reticenze della maestrina, e a sposarla. Sei anni dopo Guido viene deportato in un campo di concentramento con lo zio Eliseo e con il piccolo Giosuè, mentre Dora, pur non essendo ebrea, decide di seguirli. È l'inizio della tragica avventura di un padre che, per proteggere il figlio dalla realtà, maschera l'intero dramma della prigionia dietro la ridente facciata di un appassionante gioco a punti.
Una delle scene simbolo di La vita è Bella è proprio quella del soldato, ovvero in cui Guido finge di sapere il tedesco spiegando il "gioco a punti". Quanti hanno visto il film, magari più di una volta, domandandosi cosa dicesse realmente il soldato?
Di seguito la traduzione e il dialogo completo con la versione di Roberto Benigni- Guido:
Soldato: “Ascoltatemi tutti. lo dico soltanto una volta!”
Guido: “Comincia il gioco, chi c’è c’è, chi non c’è non c’è!”.
Soldato: “Siete stati portati in questo campo per un motivo…”
Guido: “Si vince a 1000 punti. Il primo classificato vince un carro armato vero.”
Soldato: “…per lavorare!”
Guido: “Beato lui!”
Soldato: “Ogni sabotaggio è punito con la morte. Le esecuzioni avvengono sul quadrangolare con degli spari alle spalle.” (si indica la schiena)
Guido: “Ogni giorno vi daremo la classifica generale da quell’altoparlante là. All’ultimo classificato verrà attaccato un cartello con su scritto “asino”, qui sulla schiena.”
Soldato: “Avete l’onore di lavorare per la nostra grande madrepatria e di partecipare alla costruzione del grande Impero Tedesco.”
Guido: “Noi facciamo la parte di quelli cattivi cattivi che urlano, chi ha paura perde punti.”
Soldato: “Non dovete scordare mai tre regole generali: 1) Non provate a scappare; 2) Seguite ogni comando senza fare domande; 3) Chiunque protesta viene impiccato. È chiaro?”
Guido: “In tre casi si perdono tutti i punti, li perdono: 1) Quelli che si mettono a piangere; 2) Quelli che vogliono vedere la mamma; 3) Quelli che hanno fame e vogliono la merendina, scordatevela!”
Soldato: “Dovreste essere contenti di lavorare qui. Non succederà niente a quelli che rispettano le regole.”
Guido: “È molto facile perdere punti per la fame. Io stesso ieri ho perso 40 punti perché volevo a tutti i costi un panino con la marmellata.”
Soldato: “La compiacenza è tutto!”
Guido: “D’albicocche.
Soldato (un altro soldato gli dice qualcosa all’orecchio): “Altra cosa…”
Guido: “Lui di fragole.”
Soldato: “Quando sentite questo fischio dovete venire rapidamente sul quadrangolare…”
Guido: “Ah, non chiedete i lecca-lecca perché non ve li danno: ce li mangiamo tutti noi.”
Soldato: “…Ogni mattina…”
Guido: “Io ieri ne ho mangiati 20.”
Soldato: “…Farete una fila, due persone di fianco…”
Guido: “…Un mal di pancia…”
Soldato: “…Ogni mattina…”
Guido: “…Però erano boni…”
Soldato: “…Per l’appello.”
Guido: “…Lascia fare…”
Soldato: “Altra cosa: lì dietro lavorerete. Capirete facilmente le dimensioni del campo.”
Guido: “Scusate se vado di fretta, ma oggi sto giocando a nascondino, ora vado, sennò mi fanno tana.”
Di seguito il video della scena della spiegazione del soldato: