Leonardo Di Caprio testimone ad un processo...ma non è un film

L'attore chiamato a testimoniare nel processo per diffamazione in cui è coinvolto il film The Wolf of Wall Street

Leonardo Di Caprio sarà un testimone nel corso di un processo: non è il ruolo dell'attore nel suo prossimo film, ma qualcosa di molto più reale, visto che il fresco vincitore del primo Oscar come miglior attore protagonista per The Revenant dovrà comparire in occasione del processo intentato da un ex dirigente di Wall Street per diffamazione

L'uomo, infatti, sostiene che la sua reputazione sia stata rovinata a causa dell'interpretazione di P.J. Byrne nel film The Wolf of Wall Street, quello con protagonista proprio Leonardo di Caprio.

L'uomo che ha fatto causa si chiama Andrew Greene: secondo l'uomo il personaggio di Nicky 'Rugrat' Koskoff è ispirato proprio a lui e per la resa proprio del personaggio (considerata diffamatoria) ha chiesto un risarcimento di 15 milioni di dollari.

Quattro giorni fa, era il 16 giugno, si è svolta un'udienza a New York nel corso della quale il giudice, Steven Locke, ha accettato la richiesta di Greene che voleva tra i testimoni proprio Leonardo Di Caprio. Locke ha acconsentito nonostante la difesa non fosse d'accordo, visto che sia Martin Scorsese che lo sceneggiatore di The Wolf of Wall Street, Terence Winter, fossero già comparsi in qualità di testimoni.

Gli avvocati si sono opposti perché Leonardo Di Caprio non ha vestito i panni del personaggio in questione (quello che ha spinto Andrew Greene a far causa) né ha partecipato alla stesura della sceneggiatura.  Ma Leonardo Di Caprio risulta essere tra i produttori del film ed è questo che ha convinto il giudice ad accogliere la richiesta dell'accusa: Leo dovrà dunque presentarsi al banco dei testimoni in questo processo che, in caso di vittoria da parte di Greene, prevede un risarcimento milionario ad Andrew Greene, rovinato (a suo dire) dalla resa di uno dei personaggi del film di Scorsese.