Gli Emirati censurano Lightyear - La vera storia di Buzz: colpa di un bacio saffico

Il personaggio di Alisha Hawthorne, la migliore amica di Buzz, non piace alle autorità di Abu Dhabi: "Questo film non è conforme ai nostri standard"

Lightyear - La vera storia di Buzz, il nuovo capitolo della saga di Toy Story al cinema dal 15 giugno, è stato bloccato negli Emirati Arabi Uniti. Le autorità di Abu Dhabi hanno fermato l'uscita dell'animazione Disney Pixar nelle sale del Paese del Golfo Persico. Con tutta probabilità la causa è una scena queer: il bacio saffico che si scambiano due personaggi femminili.

Lightyear La vera storia di Buzz: bacio fatale negli EAU

Il bando di Lightyear - La vera storia di Buzz è stato annunciato sui social dall'Ufficio di regolamentazione dei media del Ministero della Gioventù e della Cultura degli Emirati. Il cartoon – si legge nella nota – "non è stato autorizzato per la proiezione pubblica in tutti i cinema degli Emirati Arabi Uniti a causa della sua violazione degli standard di contenuto dei media del Paese".

L'ufficio conferma che tutti i film proiettati nelle sale cinematografiche di tutto il Paese sono soggetti a follow-up e valutazione prima della data di proiezione al pubblico, per garantire la sicurezza dei contenuti diffusi secondo la classificazione di età appropriata.

Il Media Regulatory Office del Ministero non ha specificato il motivo della censura. Nel post diffuso su Twitter, il comunicato è accompagnato dal poster ufficiale del film contrassegnato dal segnale di divieto in rosso.

Il motivo della censura sembra essere legato al personaggio di Alisha Hawthorne (doppiata nella versione originale da Uzo Aduba e in quella italiana da Esther Elisha), la migliore amica di Buzz e dichiaratamente lesbica. Nel film, infatti, bacia la donna con cui ha una relazione. Negli Emirati Arabi Uniti l'omosessualità non è consentita: a Dubai è punita con una pena detentiva fino a 10 anni di carcere e ad Abu Dhabi fino a 14 anni.

Lightyear censurato per il bacio di Alisha?

Il reporter Jon Gambrell di Associated Press ha chiesto chiarimenti all'ufficio in merito alla decisione di non far uscire Lightyear nelle sale del Paese. I social media manager hanno preferito non commentare, mentre un utente risponde al giornalista che "l'omosessualità è contraria alla nostra religione e ci opponiamo ad essa: né noi né i nostri figli devono essere bombardati da questo fenomeno".

A chi fa osservare che anche in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, regolarmente distribuito negli Emirati, c'è una scena che allude all'omosessualità, ovvero le due madri della giovane America, un utente replica che le due non sono protagoniste e che il cinecomic è un film per adulti mentre l'animazione Pixar si rivolge in particolare a un pubblico di bambini e ragazzi.

La Malesia si è subito accodata alla decisione di Abu Dhabi e ha fermato Lightyear. Ora è possibile che anche altre nazioni a maggioranza musulmana seguano l'esempio degli Emirati.

Foto: The Walt Disney Company