Lina Wertmüller ritira l'Oscar e provoca: "Nome maschilista, chiamiamolo Anna"

La regista Lina Wertmüller ha ricevuto il Premio Oscar alla carriera e ha detto la sua sul nome maschile del premio

Lina Wertmüller è stata la protagonista della serata dei Governors' Awards, consegnati nella Ray Dolby Ballroom di Los Angeles. Salita sul palco ha lanciato una provovazione, una volta ricevuto l'Oscar alla carriera. "Ci dovrebbe essere un'oscarina, già di per sé questo Oscar è maschilista, bisognerebbe cambiargli il nome in Anna", ha detto la regista parlando in italiano. E poi la battuta nei confronti di Isabella Rossellini, sul palco insieme a lei. "La prossima volta che Isabella viene vestita di viola, io la spoglio", ha detto facendo ridere il pubblico presente in sala.

Lina Wertmüller: l'Oscar e la dedica

Poi ovviamente i ringraziamenti di rito. "Dedico l'Oscar a mio marito Enrico, a mia figlia Maria Zulina, che mi è venuta molto bene. E ringrazio l'America. L'America è una cosa seria, noi siamo un piccolo stivaletto, questo è un continente, non c'è proporzione, così ringrazio l'America, tutti coloro che hanno amato i miei film, che sono tutti come miei figli. Ci vuole molta pazienza e molta passione. E ora vi saluto, ma dovete gridare tutti insieme: vogliamo un Oscar che si chiami Anna", ha detto Lina Wertmuller

Lina Wertmüller premiata da Sophia Loren

Sempre in forma, sempre protagonista, la Wertmüller. A chiamarla sul palco era stata Sophia Loren, che così l'aveva introdotta. "Lina, sono venuta per te, per abbracciarti e per baciarti perché era tanto tempo che non ti vedevo, e stai benissimo, brava, brava". Poi ha ricordato gli inizi: "Il primo film che abbiamo fatto insieme è stato un po' più di 40 anni fa, ma gli aggettivi per descrivere Lina sono gli stessi: piena di passione, giocherellona, onesta e brillante. Quando la incontri capisci immediatamente che sei alla presenza di un incredibile talento ma anche di una donna indimenticabile, un'artista che ha fatto storia essendo se stessa".

Tanti i complimenti, come quelli di Greta Gerwig: "Il cinema di Lina Wertmüller per me è il cinema della seduzione. Film epici e universali, è una regista femminista ma il suo femminismo non serve ideologie, è sempre interessata a spezzare le regole, il suo femminismo è malizioso e giocoso, ho un'enorme ammirazione per lei come donna e regista".