L'Italia vince al Tribeca Film Festival con Vergine Giurata

Vergine giurata, il film di Laura Bispuri vince al Tribeca Film Festival di New York il Premio Nora Ephron

Vergine giurata, il film di Laura Bispuri si è conquistata uno dei riconoscimenti più importante al Tribeca Film Festival di New York, aggiudicandosi il Premio Nora Ephron conferito dalla manifestazione fondata da Robert De Niro, che prevede anche un compenso in denaro da 25mila dollari.
La stessa Bispuri ha poi dichiarato: «Ricevere un premio a New York ha in sé qualcosa di speciale e di unico. Tra i premi del Tribeca, il Nora Ephron è per me il più importante».

La motivazione che ha spinto i giudici a premiare Vergine giurata, co-sceneggiato da Francesca Manieri, al Tribeca Film Festival è quella che segue:

«Vogliamo premiare un film intenso nella sua ampiezza e intimità, con una storia davvero originale che tratta l'identità di genere e l'oppressione in un modo che i membri della giuria raramente avevano visto prima. Il film ci ha stupito continuamente mettendo in discussione le nostre certezze attraverso una visione consapevole, appassionata e meravigliosamente sfaccettata che ha mostrato un vero rispetto per il pubblico».

Vergine giurata racconta la storia di una ragazza albanese, Hana (Alba Rohrwacher), cresciuta all’interno di una comunità montana  chiusa verso il mondo esterno e altrettanto resistente nei suoi usi e costumi morali arcaici, espressione di una realtà scomparsa e, soprattutto maschilista. Così Hana per sopravvivere prenderà una scelta drastica: diventare una vergine giurata.