'Lo Spietato', ecco qualche curiosità sul film Netflix

Il cast, la trama e qualche piccola curiosità su 'Lo Spietato', film Netflix diretto da Renato De Maria.

Lo Spietato è un film Netflix, uscito l'8 aprile 2019, diretto da Renato De Maria, con Riccardo Scamarcio e Sara Serraiocco. La storia si sviluppa intorno alla figura dello "spietato" Santo Russo che, da piccoli furti e detenzione nel carcere minorile, diventa una mente criminale senza pietà. Scopriamo qualche curiosità sulla pellicola del gigante dello streaming. 

Lo Spietato: il cast

Nel cast del film Netflix, Lo Spietato, troviamo la presenza dei seguenti attori: Riccardo Scamarcio, Sara Serraiocco, Alessio Praticò, Marie-Ange Casta, Alessandro Tedeschi. 

Lo Spietato: la trama

La storia vede come protagonista Santo Russo che, nel corso della sua vita, s porca la sua fedina con piccoli furti che lo costringono a passare del tempo nel carcere minorile. 

Anche se molto giovane, decide che la vita criminale è il percorso di vita che vuole intraprendere. Così, entra a far parte di una gang e, in poco tempo, diventa la mente dell’organizzazione che si occupa, principalmente, di attività molto redditizie, come droga, denaro riciclato, sequestri e non mancano esecuzioni senza pietà. 

L’uomo è scisso tra due donne: la moglie, una donna molto calma e ubbidiente e l’amante, una donna che non si fa mettere i piedi in testa. 

Lo Spietato: curiosità sul film

Lo Spietato è una storia vera? In molti si sono posti questa domanda e questa è la risposta che ha fornito il regista Renato De Maria a proposito, secondo quanto riporta il sito Apuliafilmcommission.it

È un film che punta a raccontare una storia vera: la vicenda di un gangster che, negli Anni ‘80, dalla Calabria parte alla conquista di Milano. È una specie di commistione di diversi generi cinematografici, una storia di gangster, ma anche una comedy e un racconto del sociale nella Milano del boom economico degli ‘80.

L’abbiamo definita, appunto, una gangster –comedy: è un racconto cinematografico puro. Il protagonista, così come i due dei miei precedenti “Paz” e “Vita oscena”, vive una sorta inadeguatezza nella società in cui vive, anche se in un modo diverso.

Certa di vivere in I classe, anche se quando è nato gli hanno assegnato un biglietto di II classe. Vive in un posto che non gli è stato assegnato dal destino, quindi dell’alta società milanese ha l’ambizione di essere un imprenditore. 

Il film funge da adattamento del romanzo Manager Calibro 9, scritto, a quattro mani, da Pietro Colaprico e Luca Fazzo.

Fonte immagine in evidenza: https://twitter.com/stanzedicinema/status/1109146255945543681