Accusato dalla fotografa francese Valentine Monnier di averla violentata 44 anni fa, Roman Polanski è al centro di un grosso scandalo: ecco cosa sta succedendo
Donne in corteo contro Roman Polanski per dire no a tutti gli abusi sessuali. A Parigi alcune attiviste si sono presentate alla prima del suo ultimo film, L'ufficiale e la spia, urlando slogan come "Nessun onore per lo stupratore". L'intervento di queste donne vestite completamente di nero, con fumogeni rossi e cartelli con i nomi delle persone che hanno accusato il regista di stupro, ha fermato la proiezione del film al cinema Le Champo, bloccando l'accesso alla sala e causando la cancellazione dell'evento.
Roman Polanski, ultimo film bloccato a Parigi
Roman Polanski, 86 anni, è stato condannato nel 1977 per violenza sessuale su minore negli Stati Uniti, paese nel quale non può tuttora rientrare. Nei giorni scorsi, 44 anni dopo i fatti, la fotografa e modella Valentine Monnier ha accusato il regista di averla stuprata "con estrema violenza" nel 1975. All'epoca dei fatti la Monnier era appena 18enne.
La donna ha scelto di denunciare adesso che è in sala L'ufficiale e la spia, che ricostruisce l'errore giudiziario per antonomasia, l'affare Dreyfus, perché, ha detto a Le Parisien, "il ritardo di reazione non significa che si è dimenticato" e "la memoria non si cancella".
L'ufficiale e la spia, uscita crea imbarazzo in Francia
Vincitore del Leone d'Argento - Gran Premio della Giuria a Venezia 76, L'ufficiale e la spia arriva nelle sale francesi il 13 novembre 2019 (in Italia uscirà il 21) e questa uscita sta mettendo in imbarazzo i distributori di Gaumont.
Jean Dujardin, l'attore che interpreta il protagonista Georges Picquart, ha annullato un'intervista prevista da tempo al telegiornale delle 20 su TF1. Emmanuelle Seigner, la moglie di Polanski anch'essa nel cast, ha cancellato la sua apparizione alla trasmissione Boomerang per promuovere il film. Anche Louis Garrel, che nel film è il capitano Alfred Dreyfus, non ha preso parte ai programmi Pop Pop Pop e C à vous registrati rispettivamente per radio France Inter e la rete France 5.
Sul caso Polanski, l'ARP (la Societé des Réalisateurs) ha fatto sapere che se dovessero esprimersi "lo farebbero in accordo con i cineasti" membri dell'organizzazione. Anche se "per il momento" non sono previsti consigli di amministrazione.
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