Maggie Gyllenhaal sarà la mamma di Elvis Presley nel biopic di Baz Luhrmann

L'attrice è stata scelta per interpretare Gladys Presley: il rapporto madre-figlio è stato al centro di numerosi gossip in passato

Maggie Gyllenhaal sarà Gladys Presley nel film Elvis, il biopic di Baz Luhrmann dedicato al Re del rock'n'roll. L'attrice, rivela il magazine Variety, si unisce al cast già composto da Austin Butler (sarà lui ad interpretare la leggendaria icona rock) e Tom Hanks, che vestirà i panni del manager di Elvis, il Colonnello Tom Parker. Il film ricostruirà proprio gli inizi difficili del giovane cantante, nato e cresciuto in una famiglia povera di Tupelo, nel Mississippi, prima di arrivare all'incontenibile successo planetario.

Maggie Gyllenhaal, film con Baz Luhrmann in arrivo

Elvis, sceneggiato con Craig Pearce, è il ritorno alla regia di Luhrmann a sette anni da Il grande Gatsby. In questo periodo, il regista ha lavorato soprattutto alla serie Netflix The Get Down. Le riprese del biopic sono previste per l'inizio della primavera. 

La Gyllenhaal, reduce dal successo di The Deuce e Lontano da qui, sarà chiamata ad un ruolo complesso. Il soffocante amore materno di Gladys è stato spesso indicato come una delle ragioni del comportamento autodistruttivo di Presley. 

In un recente articolo apparso sul Telegraph, la giornalista britannica Bethan Roberts, già autrice del libro Graceland, ha ricostruito la "verità oscura" dietro questo legame ai limiti della morbosità. 

Roberts ha citato alcuni episodi curiosi del loro rapporto: madre e figlio dormivano nello stesso letto, recitavano ossessivamente la Bibbia, erano convinti che Elvis fosse una specie di messaggero di Dio.

Questa relazione fu generata dal lutto che colpì Gladys alla nascita di Elvis: la donna era incinta di due gemelli, ma il secondo nacque morto. Da allora Gladys era sempre terrorizzata dall'idea che avrebbe perso anche il suo unico figlio.

Elvis Presley: film racconta il legame con la mamma

La mamma di Presley ha giocato un ruolo fondamentale nella carriera stessa di Elvis: nel 1953 il cantante si decise ad entrare per la prima volta in uno studio per registrare due canzoni su un vinile da regalare a Gladys.

La donna era una madre iperprotettiva, non esitava a picchiare i coetanei che importunavano il figlio o a seguirlo di nascosto per conoscere le sue amicizie e i locali che frequentava. 

Si racconta che Elvis chiamasse la mamma ogni sera quando era in giro per gli States in tour: un rituale che durò fino al 1958, anno della scomparsa di Gladys. 

Fonte foto copertina: Officine UBU
Fonte foto: https://twitter.com/VisitGraceland