Il produttore di IT, Roy Lee, è al lavoro su un film dedicato ai robottoni giapponesi, Ma.K. A collaborare con lui, Warner Bros. Ecco tutte le novità sulla pellicola.
Un film con i robottoni giapponesi, non i giganti degli anima alla Mazinga, ma i mecha del tipo Patlabor. Sarà il produttore di IT, Roy Lee, a portarli su grande schermo con Ma.K, pellicola ispirata all'omonima serie di action figures giapponesi dedicate ai robot. Per la realizzazione della pellicola su Ma.K, Roy Lee collaborerà con la Warner Bros. e con Scott Bernstein, che lasciata la Universal è reduce del successo mondiale di IT per la regia di Andy Muschietti. Bernestein è molto esperto di cultura pop-orientale, avendo preso parte a produzioni come The Grudge e alle versione USA di The Ring e Oldboy.
Chi sono le action figures di robo Ma.K?
La serie Ma.K. si ispira molto al mondo del cinema sci-fi, non ha caso ha forti affinità con il vision design di Blade Runner, ma anche Mad Max e Guerre Stellari. Le action figures di robo Ma.K sono molto famose, già nel 1985 si era cercato di girare un film breve ispirato a esse. La trama del film sulla seri Ma.K si svolge in un futuro post-apocalittico, gli umani reduci dalle esplosioni atomiche hanno lasciato il pianeta Terra per delle colonie extra-mondo. Secoli dopo, l'atmosfera terrestre torna a essere pulita da radiazioni e gli umani vi tornano per costruire colonie. Le scarse risorse del pianeta, però, fanno scatenare nuove guerre. La più grande comincia quando un gruppo di indipendentisti proclama la Terra indipendente dal governo interstellare. Stavolta, i soldati indossano le enormi armature robotiche per scontrarsi tra di loro.
Da IT il pagliaccio a un film sui mecha giapponesi
Un franchise che ha già 35 anni, ma che mantiene intatto il proprio fascino, parola del produttore Esecutivo di Ma.K, Kevin Munroe. Il franchise era partito come una serie fiction intitolata SF3D che usciva con cadenza mensile sulla rivista per il tempo libero giapponese Hobby Japan. Dal 1982 al 1985, si è dipanata una trama illustrata con ispirazione provenienti dal materiale bellico delle due Guerre Mondiale.
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