Marcello mio, Chiara Mastroianni che diventa suo padre è il film da non perdere a Cannes

L'attrice, circondata dalla mamma Catherine Deneuve e da tante star d'Oltralpe, si "trasforma" nel divo più amato del cinema italiano

Uno dei titoli più interessanti ed attesi nel Concorso del Festival di Cannes 2024 è senza dubbio Marcello mio, il film di Christophe Honoré in cui Chiara Mastroianni, la figlia del divo e di Catherine Deneuve, si "trasforma" in suo padre. MK2 Films si occupa delle vendite internazionali di questo progetto che arriverà nei cinema italiani con Lucky Red (l'uscita è fissata giovedì 23 maggio) ed è già stato acquisito in moltissimi territori.

Chiara Mastroianni, Marcello mio a Cannes e poi al cinema

Prodotto da Philippe Martin, David Thion ed Angelo Barbagallo per Les Films Pelléas e BiBi Film, Marcello mio (intitolato inizialmente O sole mio e Près des yeux, près du coeur, traducibile come vicino agli occhi, vicino al cuore) vede Chiara Mastroianni nei panni di se stessa. Per un'estate, in un periodo personale di forte agitazione, l'attrice, costantemente circondata dalla figura del padre, si convince che dovrebbe vivere la vita del papà Marcello, scomparso nel 1996 nella sua casa di Parigi dopo una lunga malattia.

Decisa a riportare in vita il genitore attraverso la propria esistenza, Chiara comincia a vestirsi come il divo più amato del cinema italiano del dopoguerra, si fa chiamare Marcello, parla come lui e pretende di essere considerata un attore. Le persone che la circondano, dalla madre Catherine Deneuve e gli ex mariti Melvil Poupaud e Benjamin Biolay agli amici e colleghi Fabrice Luchini, Nicole Garcia, Stefania Sandrelli e Hugh Skinner, credono si tratti di uno scherzo, di una suggestione o di un momento passeggero. Eppure, Chiara è determinata a non abbandonare la sua nuova identità e lo fa con una tale forza che tutti iniziano a crederle davvero.

Marcello mio, Christophe Honoré e "la vertigine dell'identità"

L'arrivo di Marcello mio cade nel centesimo anniversario della nascita di Mastroianni, nato a Fontana Liri in provincia di Frosinone il 28 settembre 1924. Girato tra Parigi, Roma, Latina e Formia, quest'ultima cittadina molto cara a Mastroianni dove amava trascorrere l'estate e le giornate di relax, il film segna la settima collaborazione tra Christophe Honoré e Chiara Mastroianni. L'attrice ha vinto il Prix d'interprétation a Cannes nella sezione Un certain regard e lo Swann d'or a Cabourg proprio per la sua interpretazione in L'hotel degli amori smarriti.

Classe 1970, Honoré è il poliedrico autore di romanzi per ragazzi, spettacoli teatrali e film malinconici, nostalgici e tormentati che esplorano l'infanzia e l'adolescenza attraverso potenti rielaborazioni autobiografiche, dal debutto Tout contre Léo del 2002 ai recenti Plaire, aimer et courir vite e Winter Boy - Le Lycéen. Per Marcello mio ha voluto affrontare un tema affascinante che definisce "la vertigine dell'identità e del doppio". Come dice la Mastroianni nel trailer del film: "È come se mi perseguitasse, o meglio, sono diventata il fantasma di mio padre". In un intreccio continuo di realtà e funzione, la "verità" passa persino per il salotto di Da noi... a ruota libera di Francesca Fialdini.

Foto: Les Films Pelléas / Jean Louis Fernandez