Bellocchio promuove il bonus cinema con Spid annunciato dal ministro Sangiuliano

Sconti di 3 o 4 euro per chi prenota gli ingressi con lo Spid: l'idea convince il regista di Bobbio

Gennaro Sangiuliano, l'ex direttore del Tg2 e neo ministro della Cultura, ha promesso che per far ripartire il cinema italiano il governo Meloni stanzierà 10 milioni di euro. Il provvedimento si chiama bonus cinema e per riportare gli spettatori nelle sale, legherà lo Spid all'ottenimento di sconti speciali sui biglietti. Il piano è stato ideato dalla precedente amministrazione Franceschini, ma il nuovo esecutivo vuole ridefinirlo e trasformarlo al più presto in atto concreto. Questo proposito sta cominciando a raccogliere consensi, in primis quello illustre di Marco Bellocchio.

Marco Bellocchio: film con sconto "piccolo mezzo ma efficace"

Parlando all'Adnkronos in occasione della presentazione di Effetto notte, la serie in sei episodi sul rapimento Moro che va in onda in tre prime serate il 14, 15 e 17 novembre su Rai 1, Bellocchio fa sapere che questo bonus "può essere una via di ripartenza per il cinema". 

È stato constatato che in quella settimana in cui i biglietti erano stati ridotti c'era stata un'affluenza maggiore di giovani. Se il problema principale è di mandare al cinema più gente, ridurre il costo dei biglietti penso che sia un piccolo mezzo però efficace.

"Chi prenoterà con lo Spid otterrà uno sconto di 3 o 4 euro per gli ingressi: la crisi del cinema sarà al centro del mio lavoro", ha promesso Sangiuliano quando è stato ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta. Resta da capire se questa voglia di salvare l'industria cinematografica post-pandemia si unirà ad una riforma più ampia sul tax credit e il sistema di sussidi pubblici che fa produrre una marea di film che nessuno vede o non arrivano nemmeno in sala.

Bonus cinema Spid: la promessa di Sangiuliano, e la riforma?

In una recente intervista concessa a TPI, subito dopo la nomina di Ignazio La Russa a presidente del Senato, Bellocchio ha rivelato di essere rimasto "un po' indifferente" alle elezioni del 25 settembre. Parlando del Ministero della Cultura, il regista di Bobbio si è espresso senza peli sulla lingua, come suo solito.

È chiaro che il governo di destra cercherà di non inimicarsi tutto un popolo geneticamente e tiepidamente di sinistra che è pieno di idealisti ma che poi pensa anche agli affari suoi. E a cui interessa soltanto che tutta una serie di benefici restino elargiti al cinema. Benefici che sono tanti, c'è un grande boom, per cui c'è questa cosa paradossale della piena occupazione; arrivano anche dall'estero, tutti si improvvisano attori per godere di una serie di vantaggi, e quindi sperano che il nostro ministro della Cultura non dirotti verso altre attività tutti i vantaggi che ha il cinema, la televisione, lo spettacolo in generale.