Massimo Ciavarro: "Recitare non mi interessa più, meno sto a contatto con la gente e meglio mi sento"

In una lunga intervista al Corriere della Sera, l'attore rivela di vivere da asceta tra un ashram nelle Marche e Lampedusa

"Vorrei essere stupido per non capire e non vedere tante cose". È un Massimo Ciavarro che non ti aspetti quello che emerge da un'intervista che l'ormai ex attore ha concesso al Corriere della Sera. Addio al sex symbol di Sapore di mare 2 - Un anno dopo, Chewingum, Yesterday - Vacanze al mare e Grandi magazzini. Da anni Ciavarro trascorre la maggior parte del suo tempo tra Lampedusa e un ashram (le comunità in cui ci si dedica alla meditazione e alla preghiera) nelle Marche.

Massimo Ciavarro oggi: "Recitare non mi interessa più"

Incredibile ma vero: Ciavarro conduce una vita da asceta, pratica yoga, si cura con la medicina ayurvedica e "convivo con chi c'è". 

Ogni tanto, vengo qui per qualche giorno: è la mia fuga da questo mondo impazzito e folle. Abbiamo di colpo le persone maciullate alle porte di casa, il Covid, la crisi economica, energetica. E già c'erano il consumismo, i social... Poi, io meno sto a contatto con la gente e meglio mi sento.

L'ex fotomodello racconta che "si dorme in un camerone condiviso, laviamo i piatti, cuciniamo, puliamo a rotazione". Insomma, nell'ashram marchigiano "si lavora da paura" e "pure i trattamenti sono pesanti se hai da sistemare gli acciacchi fisici: io ho passato trent'anni a zappare la terra e notti e notti a pescare".

Sin da piccolo Ciavarro andava con il padre commerciante, scomparso quando lui aveva 13 anni, a coltivare la terra in un appezzamento di famiglia fuori Roma. Quando sono arrivati i fotoromanzi per il settimanale Grand Hotel, è diventato "il biondino che faceva impazzire le donne".

I fotoromanzi andavano forte perché non c'era nient'altro, non c'erano fiction, social, niente. Poi da lì, arrivò il cinema. Ma non mi è mai piaciuto essere attore. Per recitare, devi essere narcisista, egoriferito, esibizionista. Io sono l'esatto contrario. Certo, non potevo sputare su una fortuna economica, ma il cinema mi metteva ansia e stress, appena ho potuto, ho fatto cose che mi somigliavano di più: l'azienda agricola, il produttore di tre film e di tre documentari, e oggi un'attività turistica a Lampedusa, dove organizzo pure, da 14 anni, un festival di cinema, Vento del Nord, con Laura Delli Colli. 

Massimo Ciavarro e Eleonora Giorgi: "Avevamo un progetto"

Arrivato a 66 anni, Ciavarro si definisce uno di quei "dinosauri che riconoscono tutti". Al Corriere racconta pure i suoi incontri, come quelli con Moana Pozzi e Margherita Buy

Dopo dieci esami in giurisprudenza, mi ero iscritto a una scuola di recitazione, la Scaletta, c'erano lei e pure Margherita Buy, già stressatissima come oggi. Moana era timidissima, sensibile, di buona famiglia, ricca. Una volta, stavamo chiacchierando e finimmo a letto.

Dopo la separazione da Angelo Rizzoli, Eleonora Giorgi è diventata la sua compagna per anni. Con l'attrice è stato sposato fino al 1996. Il loro non è stato un semplice amore.

Avevamo un progetto condiviso: abbiamo costruito case, allevato animali, fatto l'olio, siamo stati bene, è nato Paolo. Preferivamo quello ai film. Poi, Eleonora mi ha lasciato, mi sono fidanzato con una svedese e, quando se n'è andata anche lei, mi sono detto che lì, da solo, rischiavo l'abbrutimento. Intanto, avevo già scoperto Lampedusa.

Oggi lo stress da set non gli interessa più. Gabriele Muccino gli ha perfino offerto un ruolo nella serie A casa tutti bene, ma lui l'ha rifiutato perché "l'attore lo fai se hai la passione e io non ce l'ho".