Meryl Streep, Florence Foster Jenkins: la storia di un sogno impossibile

Meryl Streep ha presentato a Roma il film Florence Foster Jenkins: ecco com'è andata...

La splendida 67enne Meryl Streep è stata l'ospite d'onore dell’undicesima Festa del cinema di Roma, L’attrice americana ha presentato il nuovo film di Stephen Frears, Florence Foster Jenkins.

La storia è quella di una vera leggendaria ereditiera newyorkese degli anni ‘30, divenuta una stella della lirica nonostante non prendesse mai una nota. Meryl Streep, che non è per nulla stonata, le dà vita magistralmente restituendoci un ritratto leggero e malinconico di una donna che si aggrappa alla sua passione con tutte le sue forze.

Il sogno impossibile di Florence è quello di cantare al Carnegie Hall di New York:

«Il film parla di tutti i tipi di passione: quella per il proprio lavoro, di uno per l’altra, di tutto ciò che facciamo in nome dell’amore e che ci sostiene», spiega Meryl Streep a Roma.

«Ho dovuto prepararmi molto per cantare in questo modo, immaginando come Florence dovesse sentirsi nella sua testa. Quando ho fatto finalmente ridere tutti ho capito di essere arrivata.

Io non leggo le recensioni perché possono sempre tendere una imboscata dolorosa. Soprattutto oggi che molto giornalismo d’intrattenimento cerca di attaccarti per l’aspetto fisico e l’età. Ma chi ci vuole bene tende sempre a proteggerci, a dirci “bello” anche se fa schifo. Fa parte dell'amore, aiuta a farci sopravvivere», racconta l’attrice. 

E' considerata una delle attrici più brava del mondo, ma oggi ha imparato a convivere con questo fardello: «Il “peso” lo avverto soprattutto quando arrivo per la prima volta su un set, con gli altri attori. Sento di dover smantellare il “muro” che ci separa e che non aiuta il lavoro di squadra.

Così mi dimentico le battute, mi mi muovo in direzioni diverse da quelle che mi indica il regista. E tutti si rilassano perché pensano “non è così brava come tutti pensano”. Anche Hugh Grant mi ha detto che era imbarazzato a lavorare con me… ma penso fosse una cavolata per farmi piacere».

«Quando ho iniziato non potevo immaginare che avrei continuato a recitare “di continuo” fino a 70 anni. Sono stata la prima. Prima intorno ai 40 anni sparivi e poi al massimo ti richiamavano a 70 per fare la vecchia. Non sapevano che farsene di attrici tra i 40 e 50 anni. Oggi, invece, anche grazie alla televisione ci sono molte più opportunità».