Meryl Streep svela la verità sul personaggio di Miranda Priestly

L'attrice Meryl Streep ha sfatato il mito sulla vera identità di Miranda Priestly

La grande attrice Meryl Streep, in un'intervista rilasciata a Variety, ha svelato com'è nato realmente il personaggio di Miranda Priestly che lei ha straordinariamente interpretato ne "Il diavolo veste Prada", film dal successo travolgente che quest'anno festeggerà 10 anni dall'uscita nelle sale cinematografiche: costato 41 milioni di dollari, ne incassò al botteghino ben 326.

La pellicola fu il trampolino di lancio per l'attrice Anne Hathaway, sbadata e simpatica segretaria, e la consacrazione di Meryl Streep.

Tutti sono convinti che il personaggio di Miranda Priestly, la direttrice della prestigiosa rivista di moda Runway America, sia ispirata alla direttrice di Vogue Anna Wintour ma le cose sembrano diverse: 

"Per creare Miranda Priestly non mi sono basata su Anna Wintour. Ho preso la voce da Clint Eastwood. Lui non alza mai, mai, mai la voce. Così tutti sono costretti a chinarsi verso lui per ascoltarlo e diventa automaticamente la persona più potente nella stanza. Eastwood, però, non è divertente.

Quel lato del carattere di Miranda Priestly l'ho rubato da Mike Nichols. Il modo in cui fa anche l'osservazione più crudele, con un pizzico di ironia che porta il pubblico a ridere.

La camminata, invece, temo che sia mia. L'aspetto è un incrocio tra Carmen Dell’Orefice e l'eleganza autoritaria di Christine Lagarde".

Meryl Streep ha concluso svelando che all'inizio rifiutò il ruolo perchè la cifra che le offrirono le sembrò un insulto:

"L'offerta che mi fecero, secondo me, era un insulto, non rifletteva il vero valore che avevo in quel progetto. Quello fu il momento in cui pensai di andarmene.

Poi raddoppiarono l'offerta. Avevo 55 anni all'epoca e avevo appena imparato, con estremo ritardo, come trattare a mio favore".

Quel che è certo è che Il diavolo veste Prada è entrato nella storia del cinema e ora, a distanza di 10 anni è ancora un film attuale che merita di essere visto almeno una volta nella vita.