'Mission: Impossible 7', a rischio le riprese del film a causa del Coronavirus

Tom Cruise bloccato a Venezia per l'emergenza Coronavirus: le riprese del settimo capitolo della saga di 'Mission: Impossible 7' potrebbero essere a rischio.

Le riprese di Mission: Impossibile 7 potrebbero saltare o, quantomeno, essere rimandate a causa del Coronavirus. L'emergenza sanitaria sul COVID-19, infatti, non sta intaccando solo le normali azioni della vita quotidiana, come andare a scuola o in ufficio, ma anche le manifestazioni pubbliche e tutto quello che concerne le aggregazioni di più persone. In questa situazione, Tom Cruise è rimasto bloccato nella città di Venezia. 

Mission: Impossible 7: saltano le riprese, Tom Cruise bloccato a Venezia

L’ordinanza del governatore della regione Veneto, Zaia, ha limitato diverse attività sul territorio regionale e, tra queste, ci sono anche quelle artistiche. Pertanto, anche le riprese del settimo capitolo della saga di Mission: Impossible 7 - che vede ancora una volta Tom Cruise nei panni del temerario Ethan Hunt - hai subito una battuta d’arresto. 

Per il film, infatti, la troupe avrebbe dovuto girare diverse scene proprio durante il Carnevale di Venezia, per sfruttare lo scenario lagunare: come saprete, l’evento è stato sospeso a causa dell’emergenza Coronavirus, in via precauzionale. 

Tom Cruise bloccato a Venezia: le scene sospese

Tom Cruise e la troupe di produzione di Mission: Impossible 7, dunque, sono bloccati a Venezia. Qui l’attore avrebbe dovuto girare una scena in gondola e altre sequenze in diversi punti della città veneta. Inoltre, erano in programma diverse riprese di scene di copertura del Carnevale veneziano. 

A causa del Coronavirus, sono state rimandate anche le proiezioni di diversi film italiani, come Volevo nascondermi - pellicola sul pittore Antonio Ligabue, interpretato da Elio Germano, nonché il nuovo film di Carlo Verdone, Si vive una volta sola

Altre riprese erano in programma il 29 febbraio, giorno in cui il team si sarebbe impegnato in diverse riprese che avrebbero riprodotto la festa in maschera. L'ordinanza del governatore della regione Veneto, Zaia, avrà validità fino al 1° marzo 2020