Venezia 80, la selezione ufficiale: sei film italiani in Concorso

Da "Comandante" di Edoardo De Angelis con Pierfrancesco Favino all'atteso "Io capitano" di Matteo Garrone

La Mostra di Venezia ha annunciato la selezione ufficiale della Biennale Cinema 80. L'edizione 2023, dal 30 agosto al 9 settembre, paga lo sciopero degli attori e sceneggiatori di Hollywood, una serrata per migliori compensi e contro l'uso dell'IA che mette a rischio diversi titoli dati in arrivo tra la fine dell'anno e la prima metà del 2024. Sono 23 i film in Concorso, di cui ben 6 italiani. 

Mostra del Cinema di Venezia 2023: i film in programma

Adagio di Stefano Sollima, Comandante di Edoardo De Angelis (anche film d'apertura al posto di Challengers di Luca Guadagnino con Zendaya), Enea di Pietro Castellitto, Finalmente l'alba di Saverio Costanzo, Io capitano di Matteo Garrone e Lubo di Giorgio Diritti sono i 6 italiani in gara. "La produzione italiana è rimasta a livelli altissimi, i film italiani arrivati in selezione sono 226, un numero enorme, e la qualità era superiore a quella dello scorso anno. Ma non sarà una Mostra autarchica, sarà come sempre una Mostra largamente rappresentativa del cinema contemporaneo", ha spiegato il direttore artistico Alberto Barbera nella tradizionale conferenza stampa di presentazione del cartellone.

Non ci sono opere prime (tutte riservate a Orizzonti e sezioni parallele) nel Concorso ufficiale, dove sono appena cinque le donne: la belga Fien Troch, le polacche Agnieszka Holland e Małgorzata Szumowska, le americane Sofia Coppola e Ava DuVernay. Dagli Stati Uniti i titoli "superstiti" sono i due biopic Ferrari di Michael Mann con Adam Driver e Maestro di Bradley Cooper (dedicato al compositore Leonard Bernstein) e il thriller The Killer di David Fincher. C'è tanta Francia con i nuovi film di Bertrand Bonello e Stéphane Brizé e il ritorno di Luc Besson con Dogman, assolto dalle accuse di stupro dalla Cassazione francese. Molto attesi pure i ritorni di Pablo Larraín e Yorgos Lanthimos. In corsa per il Leone d'oro c'è pochissimo cinema asiatico (soltanto il giapponese Ryusuke Hamaguchi dopo il successo di Drive My Car, mentre Hokage di Shinya Tsukamoto è stato relegato in Orizzonti) e nessun film africano.

Venezia 80, film in programma annunciati

Ricco come di consueto il programma di Orizzonti che include altri 5 italiani: El Paraíso di Enrico Maria Artale, Invelle di Simone Massi, Una sterminata domenica di Alain Parroni e i corti Dive di Aldo Iuliano e The Meatseller di Margherita Giusti. Nel Fuori Concorso trovano spazio autentici maestri come William Friedkin, Woody Allen, Roman Polanski, Frederick Wiseman, Richard Linklater e Harmony Korine. Fuori Concorso c'è pure The Wonderful Story of Henry di Wes Anderson, mediometraggio che adatta il racconto breve La meravigliosa storia di Henry Sugar di Roald Dahl, pubblicato nella raccolta Un gioco da ragazzi e altre storie

In Venezia Classici spiccano i restauri di Un sogno lungo un giorno di Francis Ford Coppola, L'esorcista di Friedkin, Per il re e per la patria di Joseph Losey, I giorni del cielo di Terrence Malick, C'era un padre di Yasujirō Ozu, Profundo carmesí di Arturo Ripstein, Bellissima di Luchino Visconti e La provinciale di Mario Soldati. Ecco la selezione ufficiale di Venezia 80. 

Concorso

  • Adagio di Stefano Sollima (Italia)
  • Aku wa sonzai shinai di Ryusuke Hamaguchi (Giappone)
  • Bastarden di Nikolaj Arcel (Danimarca, Germania, Svezia)
  • Comandante di Edoardo De Angelis (Italia)
  • Die theorie von Allem di Timm Kröger (Germania, Austria, Svizzera)
  • Dogman di Luc Besson (Francia)
  • El conde di Pablo Larraín (Cile)
  • Enea di Pietro Castellitto (Italia)
  • Ferrari di Michael Mann (Stati Uniti)
  • Finalmente l'alba di Saverio Costanzo (Italia)
  • Holly di Fien Troch (Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Francia)
  • Hors saison di Stéphane Brizé (Francia)
  • Kobieta Z... di Małgorzata Szumowska e Michał Englert (Polonia, Svezia)
  • Io capitano di Matteo Garrone (Italia)
  • La Bête di Bertrand Bonello (Francia, Canada)
  • Lubo di Giorgio Diritti (Italia, Svizzera)
  • Maestro di Bradley Cooper (Stati Uniti)
  • Memory di Michel Franco (Messico, Stati Uniti)
  • Origin di Ava DuVernay (Stati Uniti)
  • Poor Things di Yorgos Lanthimos (Regno Unito)
  • Priscilla di Sofia Coppola (Stati Uniti, Italia)
  • The Killer di David Fincher (Stati Uniti)
  • Zielona granica di Agnieszka Holland (Repubblica Ceca, Polonia, Belgio)

Fuori Concorso

  • Aggro Dr1ft di Harmony Korine (Stati Uniti)
  • Amor di Virginia Eleuteri Serpieri (Italia, Lituania)
  • Coup de Chance di Woody Allen (Francia, Regno Unito)
  • D'argent et de sang di Xavier Giannoli e Frédéric Planchon (Francia, Belgio)
  • Daaaaaali! di Quentin Dupieux (Francia)
  • Enzo Jannacci vengo anch'io di Giorgio Verdelli (Italia)
  • Frente a Guernica di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi (Italia)
  • Hit Man di Richard Linklater (Stati Uniti)
  • Hollywoodgate di Ibrahim Nash'at (Germania, Stati Uniti)
  • L'ordine del tempo di Liliana Cavani (Italia, Belgio)
  • La sociedad de la nieve di J.A. Bayona (Spagna, Uruguay, Cile)
  • Making Of di Cédric Kahn (Francia)
  • Menus Plaisirs - Les Troisgros di Frederick Wiseman (Francia, Stati Uniti)
  • Ryuichi Sakamoto | Opus di Neo Sora (Giappone)
  • The Caine Mutiny Court-Martial di William Friedkin (Stati Uniti)
  • The Palace di Roman Polanski (Italia, Svizzera, Polonia, Francia)
  • The Penitent - A Rational Man di Luca Barbareschi (Italia)
  • The Wonderful Story of Henry di Wes Anderson (Stati Uniti)
  • Vivants di Alix Delaporte (Francia, Belgio)
  • Welcome to Paradise di Leonardo Di Costanzo (Italia)
  • Xue bao di Pema Tseden (Cina)
  • Znam kako dišeš di Alen Drljević e Nemin Hamzagić (Bosnia Erzegovina)

Orizzonti – Concorso

  • A cielo abierto di Mariana Arriaga (Messico, Spagna)
  • Domakinstvo za pocetnici di Goran Stolevski (Macedonia del Nord, Polonia, Croazia, Serbia, Kosovo)
  • El Paraíso di Enrico Maria Artale (Italia)
  • En attendant la nuit di Céline Rouzet (Francia, Belgio)
  • Gasoline Rainbow di Bill e Turner Ross (Stati Uniti)
  • Hokage di Shinya Tsukamoto (Giappone)
  • Invelle di Simone Massi (Italia, Svizzera)
  • Magyarázat mindenre di Gábor Reisz (Ungheria, Slovacchia)
  • Our el jbel di Mohamed Ben Attia (Tunisia, Belgio, Francia, Italia, Arabia Saudita, Qatar)
  • Paradiset brinner di Mika Gustafson (Svezia, Italia, Danimarca, Finlandia)
  • Sem coração di Nara Normande e Tião (Brasile, Francia, Italia)
  • Ser ser salhi di Lkhagvadulam Purev-Ochir (Francia, Mongolia, Portogallo, Paesi Bassi, Germania, Qatar)
  • Tatami di Guy Nattiv e Zar Amir Ebrahimi (Georgia, Stati Uniti)
  • The Featherweight di Robert Kolodny (Stati Uniti)
  • The Red Suitcase di Fidel Devkota (Nepal, Sri Lanka)
  • Una sterminata domenica di Alain Parroni (Italia, Germania, Irlanda)
  • Yurt di Nehir Tuna (Turchia, Germania, Francia)

Orizzonti – Cortometraggi

  • A Short Trip di Erenik Beqiri (Francia)
  • Aitana di Marina Alberti (Spagna)
  • Area Boy di Iggy London (Regno Unito)
  • Bogotá Story di Esteban Pedraza (Colombia, Stati Uniti)
  • Cross My Heart and Hope to Die di Sam Manacsa (Filippine)
  • Dar saaye sarv di Hossein Molayemi e Shirin Sohani (Iran)
  • Dive di Aldo Iuliano (Italia)
  • Duan pian gushi di Lang Wu (Cina)
  • Et si le soleil plongeait dans l'océan de nues di Wissam Charaf (Francia, Libano)
  • Sea Salt di Leila Basma (Repubblica Ceca, Libano, Qatar)
  • Sentimental Stories di Xandra Popescu (Germania)
  • The Meatseller di Margherita Giusti (Italia)
  • Wander to Wonder di Nina Gantz (Paesi Bassi, Belgio, Francia, Regno Unito)

Orizzonti Extra

  • Bota Jonë di Luàna Bajrami (Kosovo, Francia)
  • Day of the Fight di Jack Huston (Stati Uniti)
  • El rapto di Daniela Goggi (Argentina, Stati Uniti)
  • Felicità di Micaela Ramazzotti (Italia)
  • In the Land of Saints and Sinners di Robert Lorenz (Irlanda) 
  • L'homme d'argile di Anaïs Tellenne (Francia)
  • Nazavzhdy-Nazavzhdy di Anna Buryachkova (Ucraina, Paesi Bassi)
  • Pet Shop Boys di Olmo Schnabel (Stati Uniti, Italia, Regno Unito, Messico)
  • Stolen di Karan Tejpal (India)