Nancy Brilli stronca De Laurentiis: "Ecco perché non ho più fatto film con lui"

L'attrice, intervistata dal Corriere della Sera, rivela un retroscena sul produttore dei cinepanettoni e presidente del Napoli

Da giovedì 7 marzo su Sky Uno comincia Pechino Express 2024, la nuova edizione del reality d'avventura che schiera nel cast di concorrenti otto coppie famose. Tra queste ci sono Nancy Brilli e l'attore e regista Pierluigi Iorio. In occasione del debutto del programma, il Corriere della Sera ha intervistato l'attrice romana, che ha rivelato alcuni singolari retroscena su Aurelio De Laurentiis, il cinema e le donne.

Nancy Brilli: Pechino Express per rilanciarsi

Classe 1964, Nancy Brilli appare sempre meno al cinema. Dopo una pausa lunga cinque anni, è stata nei cast di Amici per la pelle di Pierluigi Di Lallo e Un weekend particolare di Gianni Ciuffini, piccole produzioni non certo campioni d'incassi. "Col passare del tempo sai meglio cosa puoi dare ma i ruoli sono sempre meno", racconta al Corsera.

Di recente mi è arrivato un copione e non sapevo se arrabbiarmi o ridere: dovevo essere l'ennesima pin up fuori tempo massimo. Ho capito che le nuove esperienze me le dovrò costruire io.

Tra queste c'è Pechino Express 2024 - La rotta del dragone. Con il napoletano Pierluigi Iorio forma i Brillanti, in viaggio dal Vietnam allo Sri Lanka per dieci settimane. "Il cinema mi ha delusa ma Pechino mi ha fatto ricordare che ho coraggio: non aspetto più, voglio fare", confessa l'attrice. 

Voglio essere padrona del mio lavoro. Ho già iniziato con il teatro, in cui mi sto lanciando nella produzione. E a breve girerò un corto come regista.

Nancy Brilli: film, donne e... De Laurentiis

Il suo talento è stato riconosciuto "fino a un certo punto" dal mondo del cinema. Dagli inizi della sua carriera, ancora giovanissima, ha vinto un David di Donatello e un Nastro d'argento come migliore non protagonista per Piccoli equivoci di Ricky Tognazzi.

Da quando ho iniziato a fare tv la proposta che mi arrivava dal cinema si è fermata alle commedie, neanche tutte belle. Tantissime, però, non le ho fatte.

Il motivo? Continuavano a dirle di non essere "in target". Un esempio è quello di Aurelio De Laurentiis, negli anni Ottanta e Novanta boss del cinema italiano con i cinepanettoni targati Filmauro, e in parallelo il successo di pubblico e critica di C'è ancora domani in Paola Cortellesi.

Dieci anni fa non glielo avrebbero fatto fare. Ricordo una conversazione con Aurelio De Laurentiis, circa 15 anni fa: gli dicevo che i produttori non puntavano sulle donne. Rispose che le donne non portavano soldi al cinema a meno che fossero nude. "Forse in Italia e con produttori come te", gli dissi. Non ho più fatto tanti film con lui, ecco.