Nanni Moretti fa il suo ritorno a Torino con una "nuova" Palombella rossa

Nanni Moretti ha presentato a Torino la versione restaurata di Palombella rossa

Nanni Moretti ha fatto il suo ritorno in grande stile al Torino film festival con una versione restaurata di Palombella rossa. Il film ha solo 27 anni, ma ha già avuto bisogno di restauro perchè "La pellicola è delicata", come ha detto il regista che ha curato il lavoro che ha riportato a rinnovata luce e giovinezza il film.

Il restauro digitale in 4K è avvenuto sotto l'attenta supervisione di Moretti stesso con la collaborazione con il direttore della fotografia Beppe Lanci. E' stato realizzato partendo dai negativi scena e colonna originali messi a disposizione dalla Sacher Film e sono stati recuperati i filmati super 8 originali conservati da Moretti.

Secondo Toffetti, "Per valutarlo bisogna guardare al punto di partenza, non a quello di arrivo, altrimenti un intervento sulla Venere di Milo verrebbe giudicato mal fatto, perché le mancano le braccia. Oggi il restauro tende a cancellare il film originario, più che valorizzarlo”.

"Questo film è uscito 27 anni fa", ha detto Moretti. "È stato senz'altro il film più faticoso che ho girato, perché dovevo recitare, giocare a pallanuoto, spesso urlando durante una fase di gioco, dirigere dei pallanuotisti che non erano attori e centinaia e centinaia di comparse, con orari un po' al limite, perché il film è girato metà di giorno e metà di notte, con turni notturni dalle 18 alle 5 del mattino".

Palombella rossa è uscito nel 1989: "In quegli anni si facevano film molto accademici, storie anche ben fatte, ma io volevo raccontare con molta libertà, evitando l’ennesimo film realistico sull’ennesima crisi politica legata a una crisi esistenziale familiare.

Il protagonista è un personaggio che non ricorda più chi è all’interno della sinistra comunista, ma è il nostro paese ad avere un problema con il proprio passato, con la memoria. A Michele ritornano schegge di ricordi nel corso della giornata in cui è ambientato il film. Su cui è stato detto tutto, ciao e a dopo”.

Fonte foto: instagram.com/martino_san