Su Netflix, oltre le famosissime serie tv, c'è un vasto catalogo di film di genere documentario, ma quali sono quelli più interessanti?
Prima snobbati, oggi sempre più apprezzati, anche dal grande pubblico. Stiamo parlando dei film documentari, un genere spesso guardato con diffidenza per la paura di trovarsi di fronte ad un prodotto statico e poco ritmato. Negli ultimi anni questo genere cinematografico è sempre più diffuso soprattutto nei multisala che spesso lanciano dei contenuti extra, disponibili solo per pochi giorni, con racconti reali su icone dello spettacolo e momenti storici. Oltre il catalogo corposo di serie tv Netflix, il grande canale di streaming online, ha nel suo listino di doc davvero notevoli, ma quali sono i più interessanti?
Avicii, la vera storia: il documentario sul dj recentemente scomparso
“Quando smetterò di esibirmi sarà la mia fine” disse Avicii, che nel 2016 decise di interrompere le performance live. Quando Avicii, musicista e dj svedese morto lo scorso 20 aprile, pronunciò queste parole stava ancora girando il documentario Avicii, la vera storia. Il film prodotto da Netflix racconta quattro anni della vita del dj divenuto famoso con brani come Wake me up che su youtube ha 1 miliardo e mezzo di visualizzazioni. Nelle immagini ci sono momenti felici e difficilissimi, momenti crudi che fanno riflettere su come quelle immagini potessero essere il presagio di una fine drammatica per il dj.
Jim & Andy: un documentario con protagonista Jim Carrey
Il documentario è diretto da Chris Smith e racconta il dietro le quinte della incredibile performance di Jim Carrey in Man on the Moon, film biografico di Milos Forman datato 1999. L'attore di Eternal shunshine of a spotless mind in quella occasione diede vita a un appassionato ritratto dell’irriverente comico statunitense Andy Kaufman. Il doc, presentato al 74º Festival di Venezia, nasce da una serie di immagini d’archivio che Carrey aveva in cantina; a queste sono state mixate delle interviste fatte allo stesso Jim Carrey anni dopo quell'esperienza. La bellezza di questo documentario sta nell'aver lasciato testimonianza dell’impressionante lavoro di immedesimazione nel personaggio che Carrey raggiunse sul set. Da non perdere.
Per chi ama la politica c'è il documentario su Anthony Weiner
Weiner, è un documentario che racconta la fallimentare campagna elettorale di Anthony Weiner, ex astro nascente del partito Democratico americano poi coinvolto in vari scandali sessuali, saltati fuori durante loun altro scandalo, quello che riguardava le email di Hillary Clinton. Il film si incentra soprattutto sulla campagna politica del 2013 quando Weiner provò a rilanciarsi, candidandosi sindaco di New York. In realtà la storia si allarga a macchia d'olio, finendo anche per raccontare risvolti che interessano l’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti. Il documentario è del 2016 e infatti non tiene conto della successiva condanna di Weiner per aver mandato messaggi online, a sfondo sessuale, ad una ragazzina di soli quindici anni. Qui sotto trovate il trailer.
Tutti gli appassionati di moda ameranno Manolo: The Boy Who Made Shoes For Lizards
Avere un suo paio di scarpe è quasi un obbligo per chi si considera realmente fashion addicted, proprio per questo non poteva mancare un documentario che svelasse chi c'è dietro il nome di Manolo Blahnik, lo stilista di calzature tanto amato dalla Carrie di Sex and the city. Il film parte da una soleggiata isola delle Canarie, dove un bambino si diverte a catturare le lucertole per costrure loro scarpe su misura utilizzando la carta dei cioccolatini. In seguito il documentario racconta a tutto tondo l'uomo che ogni giorno crea bellezza per i piedi delle donne. Nel film si vedono anche quali sono state le sue muse,quelle del passato, da Anna Piaggi, Isabella Blow a Tina Chow , a quelle di oggi come Rihanna e Naomi Campbell. Il suo segreto, oltre la grande creatività, sta nella sensibilità di mischiare texture e colori, ma non solo: da sempre Manolo realizza il primo modello con le sue mani, partendo dall'antica arte della levigazione del legno. Vedrete che portento
Osho e la verità su come gli americani giudicarono la sua comune
Il capo di una setta controversa crea una città utopica nel deserto dell'Oregon, ma lo scontro con la gente del luogo diventa uno scandalo nazionale. Così cita la sinossi di Wild wild country, il documentario prodotto da Netflix che racconta come la comunità americana accolse Bhagwan Shree Rajneesh, meglio conosciuto come Osho, un santone indiano che nel 1981 fondò una comune fondata sulla pace e condivisione che finì per collassare a causa di attività illegali commesse dai suoi esponenti di spicco, denunciate pubblicamente dallo stesso Osho. Vi lasciamo al trailer del film.
Fonte foto in evidenza e interna: www.facebook.com/avicii