Da Nicolas Cage a Scarlett Johansson, le star di Hollywood contro l'intelligenza artificiale

"È disumano", "Ti ruba l'anima": si accende il dibattito sull'utilizzo dell'IA generativa nei contenuti artistici

Le star di Hollywood si schierano per bloccare gli sviluppi e gli abusi dell'intelligenza artificiale nel mondo dell'intrattenimento. Le prime durissime dichiarazioni in merito sono quelle di Nicolas Cage.In un'intervista a Yahoo! Entertainment sul suo cameo in The Flash, l'attore si scaglia contro l'uso dell'AI che è stato fatto e in particolare al cinema, definendolo "un incubo". "È disumano. Non si può essere più disumani dell'intelligenza artificiale... Sarei molto infelice se la gente prendesse la mia arte e se ne appropriasse", spiega l'attore.

Nicolas Cage e Tim Burton contro l'intelligenza artificiale

Parlando a Yahoo! Entertainment, Cage cita una recente intervista di Tim Burton all'Independent. Il regista è scioccato dall'operazione di un sito web che ha commissionato ad un'AI generativa una re-immaginazione in versione burtoniana dei famosi personaggi dei classici Disney, come aveva già fatto con quelli dei film di Wes Anderson. "Hanno chiesto all'IA di realizzare le mie versioni dei personaggi Disney!", sbotta Burton.

Non riesco a descrivere la sensazione che ti dà. Mi ha ricordato quando altre culture dicono: 'Non scattare la mia foto perché ti sta portando via l'anima'... Quello che fa è che ti risucchia qualcosa. Prende qualcosa dalla tua anima o dalla tua psiche. Tutto questo è molto inquietante, soprattutto se ha a che fare con te. È come un robot che si prende la tua umanità, la tua anima.

Scarlett Johansson contro l'IA: app ruba la sua immagine

Non è da meno Scarlett Johansson. L'attrice promette di fare causa all'app Lisa AI: 90s Yearbook & Avatar, che senza la sua autorizzazione ha realizzato e diffuso uno spot pubblicitario con il suo nome e la sua immagine prodotta dall'applicazione in stile anni '90. 

Johansson appare nel backstage della prima di Black Widow, ma all'improvviso spuntano immagini generate dall'IA e l'attrice, con voce riprodotta, che pubblicizza l'app. Il disclaimer che specifica come le immagini "non hanno nulla a che fare con questa persona" non è bastato alla Johansson. L'avvocato Kevin Yorn annuncia che l'attrice "non prenderà queste cose alla leggera". 

Secondo la nostra consueta linea di condotta in queste circostanze, gestiremo la questione con tutti gli strumenti legali a nostra disposizione.